Parata del 2 giugno: il NO della politica a Napolitano

di Nicola Zuccaro. Nelle drammatiche ore del sisma che ha colpito il Nord Italia cresce negli schieramenti politici il dissenso ai festeggiamenti sobri ma ugualmente proposti per il 2 Giugno (Festa della Repubblica) dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano.

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Dopo il primo No giunto dal Governatore della Puglia Nichi Vendola (nella veste di Segretario Nazionale del SEL) nella politica italiana l'opposizione ad un evento che alle casse statali se celebrato con la consueta sfarzosità costerà 10 milioni di euro è cresciuta a dismisura dominando le pagine dell'informazione online e dei sociali network.

Un largo schieramento trasversale che tende a superare lo storico antimilitarismo di sinistra e l'interventismo militare della destra si è repentinamente aggregato costituendo il partito del "No alla parata del 2 Giugno".

Desisterà Napolitano di fronte al coro dei No? La politica italiana nei giorni in cui discute sulla riforma presidenzialista mette l'inquilino del Colle (il Quirinale) dinnanzi ad una prova di forza nella quale l'attuale Capo dello Stato deve confermare di essere l'artefice di quel presidenzialismo virtuale già emerso con la nascita dell'esecutivo Monti e da molti battezzato come il Governo del Presidente.

Chi la spunterà nel parata Sì, Parata No del 2 Giugno 2012?

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