Partiti: ok Camera riduzione finanziamento pubblico

ROMA. Primo importante passo verso la riduzione dei finanziamenti pubblici partiti. L'Aula della Camera ha approvato l'articolo 1 della legge che riduce il finanziamento pubblico ai partiti. La Lega, l'Idv e Noisud hanno votato contro perché ritengono che le forze politiche dovrebbero fare un gesto "più coraggioso" ovvero abolire del tutto i rimborsi elettorali. Gli emendamenti dell'opposizione che andavano in questa direzione però sono stati bocciati dall'Assemblea di Montecitorio.

I contributi pubblici per le spese sostenute dai partiti e dai movimenti politici, recita l'articolo approvato, sono ridotti a 91 milioni di euro annui, il 70 per cento dei quali, pari a 63.700.000 euro, è corrisposto come rimborso delle spese per le consultazioni elettorali e quale contributo per l'attività politica. Il restante 30%, pari a 27.300.000, è erogato, a titolo di cofinanziamento: i partiti ricevono cioè 50 centesimi per ogni euro ricevuto a titolo di quote associative ed erogazioni liberali da parte di persone fisiche o enti. Per il calcolo del contributo viene stabilito il limite massimo di 10mila euro per quota. Ridotta del 50 per cento anche l'ultima tranche di rimborsi che i partiti devono ancora ricevere quest'anno.

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