Prima lettere d'amore poi insulti e minacce: arresti per stalker nel Leccese

LECCE. La asfissiava con centinaia di bigliettini e lettere che, in un primo tempo, contenevano dichiarazioni di amore e frasi dolci ma ben presto, visto che il sentimento non era ricambiato, le belle parole si sono trasformate in insulti e minacce. E' quanto ha denunciato ad aprile una donna alla caserma dei carabinieri di Specchia, in provincia di Lecce, che hanno arrestato un uomo di 35 anni, con le accuse di stalking, in esecuzione di una ordinanza del Tribunale. L'uomo annovera dei precedenti di polizia.

La donna che ha detto di essere perseguitata da diversi mesi ha riferito che alle missive si sono ben presto aggiunte molestie di vario tipo ed ulteriori minacce fatte di persona. Le attenzioni ossessive l'hanno costretta a cambiare le abitudini di vita, tanto che ormai non poteva praticamente piu' uscire dalla propria abitazione da sola.

Dopo aver accertato la veridicita' delle sue dichiarazioni, i militari hanno informato la Procura della Repubblica di Lecce chiedendo all'Autorita' giudiziaria un provvedimento che tutelasse la serenita' e l'incolumita' della vittima.

Il 15 maggio a carico dell'uomo e' stata emessa un'ordinanza cautelare che gli vietava di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima. Il presunto stalker non ha rispettato gli obblighi continuando a perseguitare e minacciare la sua vittima attendendola fuori dalla propria abitazione e dai luoghi da lei solitamente frequentati.

La notte tra il 22 ed il 23 maggio e' nuovamente piombato davanti alla casa della sua concittadina inveendo e minacciando sia lei che i suoi familiari intervenuti per cercare di calmarlo.

A quel punto e' stato richiesto l'intervento dei carabinieri i quali lo hanno trovato ubriaco o forse sotto l'effetto di droghe. L'uomo ha nuovamente offeso e minacciato la vittima. Alla fine e' tornato a casa. Dopo la relazione dei carabinieri all'autorita' gudiziaria, l'ordinanza di divieto di avvicinamento e' stata sostituita dalla custodia cautelare in carcere.

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