BARI. Domani mattina la Corte europea dei diritti dell'uomo mettera' fine alla querelle tra Comune di Bari e la holding Matarrese sull'abbattimento dei palazzi di Punta Perotti. Verra' stabilito, infatti, definitivamente l'ammontare dell'indennizzo che lo Stato italiano dovra' pagare alle societa' Sud Fondi, Iema e Mabar per la confisca dei beni che sorgevano nell'area. Le tre societa' chiedono in totale 353 milioni di euro per i danni materiali subiti.
La richiesta e' formulata in base a una stima fatta nel 2007 sul valore dei terreni e delle costruzioni confiscati e sui costi sostenuti fino alla confisca. La decisione di domani arriva a tre anni dalla sentenza con cui la Corte condanno' l'Italia stabilendo che la confisca era stata illegittima perche' non prevista dalla legge italiana e che quindi c'era stata anche un'ingerenza arbitraria dello Stato al diritto della proprieta' privata.
La richiesta e' formulata in base a una stima fatta nel 2007 sul valore dei terreni e delle costruzioni confiscati e sui costi sostenuti fino alla confisca. La decisione di domani arriva a tre anni dalla sentenza con cui la Corte condanno' l'Italia stabilendo che la confisca era stata illegittima perche' non prevista dalla legge italiana e che quindi c'era stata anche un'ingerenza arbitraria dello Stato al diritto della proprieta' privata.
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