Qualità e origine, a Lecce il futuro dell’olio extravergine d’oliva
LECCE. Qualità e origine: sono queste le armi a disposizione dell’olio d’oliva extravergine per riuscire a differenziarsi dal prodotto anonimo e omologato che domina il mercato italiano. Non hanno dubbi Slow Food e Regione Puglia che hanno organizzato a Lecce la prima nazionale per presentare la Guida agli Extravergini 2012. L’appuntamento è per domani sabato 19 maggio 2012 alle ore 18.00 nella Sala Conferenze dell’ART Hotel di Lecce (Via Giorgio De Chirico, 1 - tangenziale Est/Ovest uscita 10 per Lizzanello).
Una nuova impostazione per l’edizione 2012 della guida che ogni anno passa in rassegna il meglio della produzione olearia nazionale, in sintonia con il “Manifesto Slow Food in difesa dell’olivicoltura italiana” presentato l’anno scorso al Vinitaly. Un attento lavoro di selezione che ha portato a recensire nella guida 716 aziende e 1004 oli. Presenti all’Art Hotel di Lecce i produttori premiati provenienti da ogni parte d’Italia insieme alle aziende pugliesi. Quest’anno a rappresentare i colori della elaiocoltura nostrana sono 101 aziende: 21 leccesi, 15 baresi, 23 della provincia di Brindisi, 13 della Bat, 12 della provincia di Taranto e 17 foggiane. Tutte le provincie concorrono con i 60 milioni di ulivi pugliesi (180 milioni gli alberi presenti su tutto il territorio nazionale) al 42% delle olive da olio che si producono in Italia ed una produzione annua di circa 800 mila quintali. Cinque le Dop vigenti per la Puglia per cinque diverse zone di provenienza che con le loro peculiarità e differenze caratterizzano il nostro migliore olio extravergine pugliese.
“Anche per l’olio – dichiara l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno - non vi può essere prospettiva diversa dalla qualità e dalla tipicità. Su questa convinzione nella nostra regione è cresciuta molto la consapevolezza delle enormi potenzialità che anche la filiera olivicola, al pari del vino, può riuscire ad esprimere. E questo irrobustisce l’ambizione di obiettivi sempre più importanti che abbiamo davanti e che condividiamo con i nostri produttori. Per tali ragioni, non è un caso che la prima nazionale della Guida 2012 si svolga proprio a Lecce, provincia da sempre caratterizzata, nei suoi aspetti sociali e produttivi, dalla coltura della pianta di ulivo e dalla produzione di olio. Un territorio che si interroga di continuo sul futuro del suo paesaggio costellato dai monumenti naturali, quali sono gli ulivi, e di una produzione che ha una forte caratterizzazione identitaria. Per noi non ci sono dubbi, solo la qualità ed il legame col territorio sono la prospettiva intorno a cui lavorare sodo, anche interrogandoci sul modello organizzativo più idoneo capace di superare le fragilità di una eccessiva frammentazione della offerta”.
“L’olio - aggiunge Michele Bruno, presidente di Slow Food Puglia - è un prodotto agricolo tipico di una determinata zona per le varietà autoctone coltivate, il clima, il terreno e, in ultimo, ma non per questo meno importante, per le tecniche produttive. Nel luogo di origine si deve svolgere tutta la fase produttiva, dai lavori nell’oliveto alla bottiglia passando per la raccolta. Pertanto occorre privilegiare la qualità e l’origine, le uniche armi che permettono all’olio extravergine di oliva di qualità di differenziarsi dal prodotto anonimo e omologato che domina il mercato italiano”.
Alla presentazione salentina parteciperanno Diego SORACCO, Curatore della Guida; Marcello LONGO, Coordinatore della Guida per la Puglia; Franco MATARRESE, relatore e degustatore Slow Food; Antonello DEL VECCHIO Governatore Slow Food e Silvio BARBERO, vice presidente Slow Food. Modera Antonio STORNAIOLO, mentre le conclusioni sono affidate all’assessore Dario STEFANO.
La Guida
Accompagna i lettori attraverso un percorso regionale che si apre su aziende di cui si disegna il profilo, si raccontano caratteristiche, filosofia produttiva e peculiarità dei prodotti. Protagonisti di queste pagine sono gli oli di origine, con quella tipicità che deriva dalla varietà di ambienti e situazioni climatiche. Il volume riferisce per ogni realtà notizie sugli ettari coltivati, le cultivar, la produzione in ettolitri, il tipo di coltivazione, la raccolta e l’impianto di estrazione, la possibilità di acquistare in azienda, la confezione di vendita e il prezzo. Le note di degustazione raccontano il profilo organolettico e ci parlano di Oli Slow, Grandi Oli e Chiocciole.
Da questa edizione si è abbandonata la valutazione degli oli tramite l’assegnazione di una, due e tre olive, introducendo una nuova metodologia di valutazione che tuttavia non rinuncia all’esercizio della critica. Ovvero:
Oli slow: sono extravergini di qualità assoluta capaci di emozionare in relazione a cultivar di origine e territori di provenienza, ottenuti con pratiche agronomiche sostenibili e dal buon rapporto qualità-prezzo inteso su base regionale
Grandi oli: extravergini eccellenti per pregio organolettico, aderenza al territorio e cultivar autoctone.
Chiocciola: riconoscimento dato ad aziende olivicole che sono state particolarmente apprezzate per il modo in cui interpretano valori organolettici, territoriali e ambientali.
Tutti i restanti oli presenti in guida sono buoni o molto buoni.
Le aziende pugliesi presenti nella Guida:
Antico Frantoio Oleario Intini; Francesca Stajano; Maria Marmo, Pellegrino, Frantoio Oleario Guglielmi Saverio, Agrolio, C.O.V.A.N., Masseria Cusmai, Monterisi, Giuseppe Lombardi, Ronzieri, Roberto Caroli, Santa Maria, Cannensi, Frantoio Galantino, Feudo dei Verità, De Carlo, D’Antona, Patrizia Tommasi, Le Camarde, Univerde, Cooperativa Serranova, Comunità dei Produttori Biologici di Torre Guaceto, Giovanni Lanzillotti, Ortore, Cannarozzi, Vito De Grandi, Le Ferre, Le Grotte del Sileno, Pavone Vito Vincenzo, Angelo Marinaccio, Topporusso, Giovanni Lorusso, Masseria Mita, Emanuele Margheriti, Masseria Giummetta, Agricola Savoia, Ferrara, Anna Maria Ligorio, Germani Memmola, Foresta Forte, Frantoio Oleario Melcarne Andrea, Le Tre Colonne, Daniela Zappatore, Frantoio Raguso, Pruvas, Francesco Cannito, Scupola, Olga Rollo, Vincenzo Calabrese, Le Filare, Bellanoa Società Agricola – Vaglio Massa, Il Giardino del Tempo, Agricole Alberto Longo, Villa Uva, Santa Lucia, Olearia Clemente, Puglia Alimentare, Ciura, Masseria San Biagio, Moccari, Fratelli Campana, Franco Angelo, Maria Rosa Merico, Gregorio Minervini, Maria Caputo, Sololio, Agricola Il Frantoio, Tenuta Foggiali, Bioleo, Serenerba, Pur Ostuni, Masseria Petrino, Gigliobianco, Oleificio Cooperativo della Riforma Paladino, Maria Tullo, Ippolito, Spirdo e Muzzuni, Bruno Podo Brunetti, Teanum, Roberto Cordisco, Ciomba, Umberto Montagano, Oleificio Cooperativo Coltivatori Diretti, Tenuta Piantatella, Giorgio Conte, Vetrère, Cooperativa Agricoltura Progresso, Tangari, Stasi, Toriaco, Società Cooperativa Fortore, Di Pumpo Felice, Di Micco Pasqua, Nicola Barbera, Fratelli Lillo, Franza Fernando, Antonio Rollo, Giacomo Leo, Oleificio Sociale Sant’Anna, Tratturi Reali.