BARI. “Il Consiglio regionale della Puglia ha offerto una prova di autorevolezza istituzionale: il cantiere dell’autoriforma è aperto”. Il presidente Onofrio Introna sottolinea il significato della modifica dello Statuto approvata in Aula in seconda lettura, a grande maggioranza, con la riduzione del numero dei consiglieri a 60 e degli assessori a 12, solo un quarto dei quali esterni all’Assemblea.
“Si tratta – ricorda – della prima importante tappa di un percorso virtuoso che il Consiglio regionale è determinato a portare avanti, per dare una risposta importante sul versante del contenimento dei costi della politica, senza perdere di vista la funzionalità dell’Istituzione regionale, che deve snellire la propria azione legislativa e amministrativa ed esaltare il ruolo della Regione nella società moderna”.
“La ‘casta’ si avvicina così ai cittadini e porta avanti un rinnovamento destinato a rilanciare la funzionalità, l’efficienza e soprattutto la prossimità dell’Istituzione alle attese reali della società civile. Ringrazio tutti i colleghi per questa bella pagina scritta insieme”. “Il processo autonomo di autoriforma proseguirà – conclude il Presidente Introna – perché la modifica va necessariamente armonizzata con la legge elettorale regionale. Tre gli aspetti principali sui quali il Consiglio regionale dovrà ora intervenire con propri interventi legislativi. Punteranno a garantire l’equilibrio territoriale anche per le circoscrizioni più piccole, a perseguire l’auspicabile parità di genere e a rispettare l’agibilità politica di tutte le forze politiche, anche minori, riducendo la soglia di sbarramento”.
"Abbiamo approvato in seconda lettura, a seguito della mediazione in commissione tra tutti i gruppi consiliari, la riduzione del numero dei consiglieri regionali che il Pd aveva proposto all'inizio della legislatura". Lo sottolinea il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Antonio Decaro, spiegando che "per noi questa scelta non è solo un altro passo in avanti verso la progressiva riduzione dei costi della politica, ma rappresenta anche l'avvio di un percorso verso l'efficientamento dei lavori del Consiglio e delle Commissioni consiliari. Adesso - conclude Decaro - dobbiamo passare rapidamente al confronto sulla nuova legge elettorale che dovrà tenere conto del diritto di rappresentanza politica e territoriale, e della parità di genere".
“Purtroppo anche oggi il collega Decaro non ha saputo resistere alla tentazione di rivendicare al PD un merito politico (che non ha), così rischiando di rovinare la pagina di buona politica e di collaborazione istituzionale scritta oggi in Consiglio. Non si può dire che oggi è stata approvata la riduzione del numero dei Consiglieri Regionali proposta dal PD, perché non è così”. Lo sostiene in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese. “Stando all’attualità, la proposta di riduzione è stata condivisa da tutti i Gruppi consiliari e questo sarebbe stato un bel messaggio da dare all’opinione pubblica pugliese in un momento di antipolitica e di crisi economica gravissima che attanaglia famiglie e aziende. Decaro invece ha voluto intestare al PD questa proposta, obbligandoci così a ricordargli per l’ennesima volta che il primo gruppo consiliare a proporre la riduzione del numero dei consiglieri regionali, è stato il nostro, a novembre 2005, quando lui neanche sedeva in Consiglio e a riproporre il Disegno di Legge a maggio 2010, nei primi giorni di vita di questa legislatura. La notizia di oggi – conclude Palese – vorremmo che non fosse quella dell’ennesima polemica (non certo avviata da noi) tra Pd e Pdl sulla rivendicazione del merito, ma quella della certa riduzione a 60 a partire dalla prossima legislatura. Potevamo e dovevamo dare oggi un segnale di maturità politica, di responsabilità istituzionale, di capacità di superare le appartenenze, le polemiche e le rivendicazioni. Purtroppo il collega Decaro ha scelto una strada diversa. Per noi - conclude Palese - resta importante il fatto che il Consiglio abbia approvato la riduzione all’unanimità”.
"Abbiamo approvato in seconda lettura, a seguito della mediazione in commissione tra tutti i gruppi consiliari, la riduzione del numero dei consiglieri regionali che il Pd aveva proposto all'inizio della legislatura". Lo sottolinea il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Antonio Decaro, spiegando che "per noi questa scelta non è solo un altro passo in avanti verso la progressiva riduzione dei costi della politica, ma rappresenta anche l'avvio di un percorso verso l'efficientamento dei lavori del Consiglio e delle Commissioni consiliari. Adesso - conclude Decaro - dobbiamo passare rapidamente al confronto sulla nuova legge elettorale che dovrà tenere conto del diritto di rappresentanza politica e territoriale, e della parità di genere".
“Purtroppo anche oggi il collega Decaro non ha saputo resistere alla tentazione di rivendicare al PD un merito politico (che non ha), così rischiando di rovinare la pagina di buona politica e di collaborazione istituzionale scritta oggi in Consiglio. Non si può dire che oggi è stata approvata la riduzione del numero dei Consiglieri Regionali proposta dal PD, perché non è così”. Lo sostiene in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese. “Stando all’attualità, la proposta di riduzione è stata condivisa da tutti i Gruppi consiliari e questo sarebbe stato un bel messaggio da dare all’opinione pubblica pugliese in un momento di antipolitica e di crisi economica gravissima che attanaglia famiglie e aziende. Decaro invece ha voluto intestare al PD questa proposta, obbligandoci così a ricordargli per l’ennesima volta che il primo gruppo consiliare a proporre la riduzione del numero dei consiglieri regionali, è stato il nostro, a novembre 2005, quando lui neanche sedeva in Consiglio e a riproporre il Disegno di Legge a maggio 2010, nei primi giorni di vita di questa legislatura. La notizia di oggi – conclude Palese – vorremmo che non fosse quella dell’ennesima polemica (non certo avviata da noi) tra Pd e Pdl sulla rivendicazione del merito, ma quella della certa riduzione a 60 a partire dalla prossima legislatura. Potevamo e dovevamo dare oggi un segnale di maturità politica, di responsabilità istituzionale, di capacità di superare le appartenenze, le polemiche e le rivendicazioni. Purtroppo il collega Decaro ha scelto una strada diversa. Per noi - conclude Palese - resta importante il fatto che il Consiglio abbia approvato la riduzione all’unanimità”.
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