Sanità: Attolini, formazione deve servire a far maturare capacità organizzative

BARI. “La formazione non serve solo ad acquisire conoscenze e competenze, ma deve servire anche a far maturare capacità organizzative, capacità di adattarsi ai continui mutamenti di sistema. E tutto questo avviene nell’ambito di un processo di modernizzazione avviato dalla giunta regionale, che parte dal paradigma della semplificazione per arrivare a quello della complessità”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale alle politiche della salute Ettore Attolini, intervenendo questa mattina insieme al presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, al ministro della Salute Renato Balduzzi, al direttore dell’Organismo per la Formazione in Sanità Felice Ungaro e al direttore dell’Agenas (l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) Fulvio Moirano alla conferenza stampa “Sanità, la sfida della Puglia: il metodo come cambiamento, la cassetta degli attrezzi” che si è svolta a Roma nella giornata d’apertura del Forum PA. Per il Ministro Balduzzi “il percorso attuato dalla Regione per la selezione dei direttori generali attraverso un corso di formazione, rappresenta un investimento di tipo culturale e tecnico. Il modello pugliese, dentro il mantenimento delle regole di fondo del modello nazionale, credo possa essere una soluzione interessante anche per altre regioni”.
 In una sala affollata di giornalisti e addetti ai lavori, Ettore Attolini, Felice Ungaro e Fulvio Moirano, hanno illustrato i dettagli del progetto. Ungaro ha fatto riferimento al sociologo francese Edgar Morin: “L’obiettivo è sviluppare la conoscenza pertinente. Questo non è un percorso formativo classico, dove vengono definiti i moduli tecnici. Il pilastro fondamentale è basato su elementi culturali metodologici dove il pensiero dominante è quello del pensiero complesso di Morin, che si fonda su aspetti di eticità, favorendo la responsabilità e la cittadinanza”.
 Per Moirano è significativo che la Regione Puglia abbia “autolimitato la propria discrezionalità nella scelta dei direttori generali delle Asl. La novità del corso credo sia aver affiancato alla valutazione di esperienze e di capacità, anche la valorizzazione delle attitudini. È stata una bella esperienza”.

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