BARI. “Sarebbe a rischio la sostenibilità dell’intero sistema sanitario se il Governo nazionale continuasse a puntare le forbici sulla spesa della sanità, tagliando anche i finanziamenti degli obiettivi di piano 2012, che ammontano complessivamente 1,48 miliardi. Rappresentano risorse vitali per l’assistenza sanitaria territoriale da dedicare all’assistenza extraospedaliera per la non autosufficienza, alla sanità penitenziaria, alla tutela della maternità, alla prevenzione, alle malattie rare e al volontariato. L’assistenza territoriale dovrebbe essere potenziata e non continuare a subire drastiche riduzioni di risorse, servizi e strutture, che se fossero confermate avrebbero un impatto devastante in questo momento".
A dichiararlo in una nota congiunta i Presidenti Angelo Disabato de La Puglia per Vendola e Michele Losappio di Sinistra ecologia e libertà. "La sanità pugliese - continuano - è già parecchio stressata da un piano di rientro sottoscritto a fine 2010 che ha dovuto conseguire in un solo anno, nel 2011, gli obiettivi di risparmio previsti in due anni (2010 – 2011). Le verifiche ministeriali stanno andando bene, hanno accertato che stiamo realizzando i risparmi della spesa, il conto economico di previsione infatti del 2011 presenta un disavanzo inferiore del 50 per cento rispetto a quello stimato.
Il Governo nazionale non può tirare molto la corda. I fondi degli obiettivi di piano sono fondamentali per la realizzazione di una rete di servizi territoriali alternativa a quella ospedaliera. Chiediamo al Presidente Vendola di sostenere con determinazione le nostre ragioni e di sollecitare il Presidente del Consiglio Mario Monti, affinché coinvolga le regioni sulle decisioni della spending review della sanità, considerato che in questo caso sono in gioco i livelli essenziali assistenziali, e quindi la salute e la vita dei cittadini”, concludono Losappio e Disabato.
A dichiararlo in una nota congiunta i Presidenti Angelo Disabato de La Puglia per Vendola e Michele Losappio di Sinistra ecologia e libertà. "La sanità pugliese - continuano - è già parecchio stressata da un piano di rientro sottoscritto a fine 2010 che ha dovuto conseguire in un solo anno, nel 2011, gli obiettivi di risparmio previsti in due anni (2010 – 2011). Le verifiche ministeriali stanno andando bene, hanno accertato che stiamo realizzando i risparmi della spesa, il conto economico di previsione infatti del 2011 presenta un disavanzo inferiore del 50 per cento rispetto a quello stimato.
Il Governo nazionale non può tirare molto la corda. I fondi degli obiettivi di piano sono fondamentali per la realizzazione di una rete di servizi territoriali alternativa a quella ospedaliera. Chiediamo al Presidente Vendola di sostenere con determinazione le nostre ragioni e di sollecitare il Presidente del Consiglio Mario Monti, affinché coinvolga le regioni sulle decisioni della spending review della sanità, considerato che in questo caso sono in gioco i livelli essenziali assistenziali, e quindi la salute e la vita dei cittadini”, concludono Losappio e Disabato.