SIRIA. Ancora sangue e bombe in Siria. E' di almeno cinque morti e numerosi feriti il bilancio dell'attentato dinamitardo avvenuto in tarda mattinata ad Aleppo, capoluogo dell'omonima provincia nord-occidentale e secondo centro della Siria. Una bomba e' scoppiata al passaggio di un pullman nel sobborgo di Tar al-Zarazir, una delle zone piu' povere e degradate. Secondo quanto riferito da Rami Abdel Rahman, presidente dell'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, organizzazione dell'opposizione in esilio, ancora non e' stato accertato se i passeggeri a bordo del veicolo fossero civili o membri delle forze di sicurezza governative. Qualche ora prima, due esplosioni erano risuonate a Damasco, una nel quartiere centrale di Kfar Soussa e l'altra in quello di at-Tadamon, alla periferia sud-orientale, dove lesioni hanno riportato tre soldati lealisti. A proposito degli attacchi dinamitardi nella capitale, Abdel Rahman ha accusato il regime di essere passato all'offensiva per impedire alla popolazione di presenziare ai funerali di alcuni dei non meno di trenta manifestanti uccisi ieri a causa delle proteste di piazza che, per il sessantesimo venerdi' festivo di fila, erano state convocate dagli oppositori dopo la tradizionale preghiera del mezzogiorno.
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