BARI. L’universalità dell’accesso ai saperi e alla conoscenza costituiscono obiettivo essenziale e prioritario del processo di modernizzazione tecnologica della Regione Puglia. Ogni cittadino ha diritto di accedere, in condizioni di uguaglianza a tutte le informazioni e ai servizi forniti dalla pubblica amministrazione mediante sistemi informatici. Questi sono i principi che ispirano la proposta di legge in discussione nella seconda Commissione del presidente Giovanni Brigante.
Si tratta di un testo che rappresenta la sintesi della proposta presentata dal capogruppo del Pd Antonio Decaro (e da tutto il gruppo) e quella dell’assessore all’innovazione, Nicola Fratoianni. “Un lavoro di qualche mese per unificare e integrare le due iniziative legislative che si è concluso con la formulazione di un unico testo organico che verrà approfondito nella prossima seduta della Commissione – ha annunciato il presidente Brigante. Cosa è una licenza di software libero? È una licenza di utilizzo di un programma per elaboratore elettronico, che renda possibile all’utente, oltre all’uso del programma stesso, la possibilità di accedere al codice sorgente completo, quindi tutte le informazione diventano patrimonio di tutti: “una eccellente espressione di democrazia”. “Il partito democratico con questa legge – ha spiegato Decaro – ha inteso fra l’altro, restituire alla pubblica amministrazione regionale ed ai soggetti direttamente ed indirettamente coinvolti, essenziali strumenti normativi in grado di consentire il massimo livello possibile di controllo delle attività e delle procedure informatiche e organizzative del lavoro”.
L’assessore Fratoianni ha sottolineato che questa legge incoraggia la ricerca, lo sviluppo, la produzione e la diffusione di software libero. “Una norma inoltre – ha detto – che avrà grandi ricadute positive sull’economia pubblica, sull’economia regionale in generale, sull’alfabetizzazione informatica, sulla diffusione dei saperi derivanti dallo sviluppo della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica, sulla tutela dei diritti dei cittadini e sul pieno dispiegamento dei principi costituzionali”.
Si tratta di un testo che rappresenta la sintesi della proposta presentata dal capogruppo del Pd Antonio Decaro (e da tutto il gruppo) e quella dell’assessore all’innovazione, Nicola Fratoianni. “Un lavoro di qualche mese per unificare e integrare le due iniziative legislative che si è concluso con la formulazione di un unico testo organico che verrà approfondito nella prossima seduta della Commissione – ha annunciato il presidente Brigante. Cosa è una licenza di software libero? È una licenza di utilizzo di un programma per elaboratore elettronico, che renda possibile all’utente, oltre all’uso del programma stesso, la possibilità di accedere al codice sorgente completo, quindi tutte le informazione diventano patrimonio di tutti: “una eccellente espressione di democrazia”. “Il partito democratico con questa legge – ha spiegato Decaro – ha inteso fra l’altro, restituire alla pubblica amministrazione regionale ed ai soggetti direttamente ed indirettamente coinvolti, essenziali strumenti normativi in grado di consentire il massimo livello possibile di controllo delle attività e delle procedure informatiche e organizzative del lavoro”.
L’assessore Fratoianni ha sottolineato che questa legge incoraggia la ricerca, lo sviluppo, la produzione e la diffusione di software libero. “Una norma inoltre – ha detto – che avrà grandi ricadute positive sull’economia pubblica, sull’economia regionale in generale, sull’alfabetizzazione informatica, sulla diffusione dei saperi derivanti dallo sviluppo della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica, sulla tutela dei diritti dei cittadini e sul pieno dispiegamento dei principi costituzionali”.
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