BARI. Un giallo che attanaglia ancora gli italiani. Roberto Straccia, lo studente universitario originario di Fermo ma scomparso a Pescara lo scorso dicembre, non e' stato ucciso. E' quanto avrebbe rivelato l'autopsia svolta al Policlinico di Bari. Il corpo dello studente, infatti, fu ritrovato sul litorale nord del capoluogo pugliese lo scorso 7 gennaio. Sarebbero state le correnti trascinarlo dall'Abruzzo fino in Puglia.
L'autopsia avrebbe escluso l'ipotesi di un omicidio: non ci sarebbero segni di violenza e la presenza dell'acqua nei polmoni fa presumere che il ragazzo fosse vivo e cosciente al momento dell'ingresso in acqua. Resta il dubbio se Straccia sia finito in acqua volontariamente o per un incidente, ma sara' difficile stabilirlo per gli investigatori.
L'autopsia avrebbe escluso l'ipotesi di un omicidio: non ci sarebbero segni di violenza e la presenza dell'acqua nei polmoni fa presumere che il ragazzo fosse vivo e cosciente al momento dell'ingresso in acqua. Resta il dubbio se Straccia sia finito in acqua volontariamente o per un incidente, ma sara' difficile stabilirlo per gli investigatori.
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