MODENA. Sono 16 le vittime accertate del sisma nel Modenese: tre a San Felice, nel crollo della azienda Meta, 2 a Mirandola, 1 a Concordia, 1 a Finale. Morto anche il parroco di Rovereto di Novi, anche se non è chiaro se sia rimasto vittima di un crollo o di un malore. A dirlo il comandante provinciale dei carabinieri, Salvatore Iannizzotto.
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Una donna è morta a Cavezzo, sepolta dalle macerie del Mobilificio Malavasi. Ci sarebbero anche dei feriti. Una parte del duomo di Carpi è crollata in seguito al terremoto. Nel crollo sarebbe morto il parroco. E' stato estratto vivo uno dei due operai dispersi nella ditta Bbg di Mirandola. Lo riferisce l'emittente 'Telemodena'. Continuano le ricerche dell'altra persona.
E' in corso una lotta contro il tempo per potenziare le strutture di assistenza. Sempre piu' cittadini, impauriti dalle scosse sismiche, corrono in strada determinati a non rientrare nelle loro abitazioni. E la terra non cessa di tremare. Due forti scosse 'gemelle' si sono avvertite poco prima dell'una da Bologna a Modena e a distanza di pochi minuti. Nuovi crolli sono avvenuti a Mirandola, Finale Emilia e San Felice sul Panaro.
E diverse strutture pubbliche sono state evacuate in via precauzionale come, ad esempio, l'ospedale di Carpi. Evacuato anche il palazzo del Comune di Bologna.
Decine di capannoni crollati a Mirandola
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Nessun danno alla Ferrari, ma i dipendenti restano a casa Vengono, inoltre, segnalati due decessi per cause collaterali dovute al terremoto, come malori o spavento, uno a Cento e uno a Rovereto (Novi di Modena): il parroco del paese.
Intanto, il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, si e' recato a Marzaglia di Modena al centro unificato di protezione civile per fare il punto sulla situazione sempre piu' drammatica. E' in corso una lotta contro il tempo per potenziare le strutture di assistenza. Sempre piu' cittadini, impauriti dalle scosse sismiche, corrono in strada determinati a non rientrare nelle loro abitazioni. E la terra non cessa di tremare.
Due forti scosse 'gemelle' si sono avvertite poco prima dell'una da Bologna a Modena e a distanza di pochi minuti. Nuovi crolli sono avvenuti nella chiesa di San Francesco a Mirandola. Della chiesa resta soltanto la facciata ma l'interno e' totalmente sbriciolato sotto il peso del tetto che non ha retto al sisma di questa mattina. Le macerie hanno sfondato dall'interno la porta che e' inclinata. La facciata comunque appare pericolante ed e' inclinata in avanti di almeno 5 gradi. Dietro la chiesa di San Francesco risulta danneggiata anche un'altra chiesa, in via Montanari.
Crolli anche a Finale Emilia e San Felice sul Panaro. E diverse strutture pubbliche sono state evacuate in via precauzionale come, ad esempio, l'ospedale di Carpi. Evacuato anche il palazzo del Comune di Bologna.
NAPOLITANO: SI' PARATA PER VITTIME SISMA - ''Celebreremo sobriamente il 2 giugno ma lo dedicheremo alla memoria delle vittime, al dolore delle famiglie e anche a momenti di scoramento che devono essere superati. Lo celebreremo perche' la Repubblica deve dare conferma della sua vitalita', forza democratica, serenita' e fermezza con cui affronta le sfide''. Lo afferma il capo dello Stato Giorgio Napolitano.
BERSANI: DECRETO ENTRO 48 ORE - ''Il governo faccia immediatamente un decreto per prendere le misure che vanno prese. Mi aspetto questo decreto nel giro di 48 ore''. Cosi' il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, parlando alle telecamere di Youdem tv da Mirandola, nel corso della sua visita nelle zone terremotate in Emilia, chiede che l'esecutivo intervenga presto per sospendere ''le tasse e le imposte per famiglie e imprese''.
LE VITTIME - Sedici morti, un disperso, 350 feriti e 8.000 nuovi sfollati, che si aggiungono ai 6.000 con le case inagibili dal 20 maggio scorso: e' questo l'ultimo bilancio, fornito dalla Protezione Civile, del sisma che alle 9 di questa mattina e' tornato a colpire tra le province di Modena e Mantova. Due delle vittime accertate devono ancora essere identificate. Una donna e' stata estratta viva dalle macerie, ma e' in prognosi riservata. Nei soccorsi sono impegnati circa 4.000 uomini e 760 mezzi.
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E' in corso una lotta contro il tempo per potenziare le strutture di assistenza. Sempre piu' cittadini, impauriti dalle scosse sismiche, corrono in strada determinati a non rientrare nelle loro abitazioni. E la terra non cessa di tremare. Due forti scosse 'gemelle' si sono avvertite poco prima dell'una da Bologna a Modena e a distanza di pochi minuti. Nuovi crolli sono avvenuti a Mirandola, Finale Emilia e San Felice sul Panaro.
Immagini forti dal modenese: crolli e vittime |
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Intanto, il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, si e' recato a Marzaglia di Modena al centro unificato di protezione civile per fare il punto sulla situazione sempre piu' drammatica. E' in corso una lotta contro il tempo per potenziare le strutture di assistenza. Sempre piu' cittadini, impauriti dalle scosse sismiche, corrono in strada determinati a non rientrare nelle loro abitazioni. E la terra non cessa di tremare.
Due forti scosse 'gemelle' si sono avvertite poco prima dell'una da Bologna a Modena e a distanza di pochi minuti. Nuovi crolli sono avvenuti nella chiesa di San Francesco a Mirandola. Della chiesa resta soltanto la facciata ma l'interno e' totalmente sbriciolato sotto il peso del tetto che non ha retto al sisma di questa mattina. Le macerie hanno sfondato dall'interno la porta che e' inclinata. La facciata comunque appare pericolante ed e' inclinata in avanti di almeno 5 gradi. Dietro la chiesa di San Francesco risulta danneggiata anche un'altra chiesa, in via Montanari.
Crolli anche a Finale Emilia e San Felice sul Panaro. E diverse strutture pubbliche sono state evacuate in via precauzionale come, ad esempio, l'ospedale di Carpi. Evacuato anche il palazzo del Comune di Bologna.
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BERSANI: DECRETO ENTRO 48 ORE - ''Il governo faccia immediatamente un decreto per prendere le misure che vanno prese. Mi aspetto questo decreto nel giro di 48 ore''. Cosi' il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, parlando alle telecamere di Youdem tv da Mirandola, nel corso della sua visita nelle zone terremotate in Emilia, chiede che l'esecutivo intervenga presto per sospendere ''le tasse e le imposte per famiglie e imprese''.
LE VITTIME - Sedici morti, un disperso, 350 feriti e 8.000 nuovi sfollati, che si aggiungono ai 6.000 con le case inagibili dal 20 maggio scorso: e' questo l'ultimo bilancio, fornito dalla Protezione Civile, del sisma che alle 9 di questa mattina e' tornato a colpire tra le province di Modena e Mantova. Due delle vittime accertate devono ancora essere identificate. Una donna e' stata estratta viva dalle macerie, ma e' in prognosi riservata. Nei soccorsi sono impegnati circa 4.000 uomini e 760 mezzi.