MODENA. Proseguono le fortissime scosse di terremoto in Emilia, la prima di magnitudo 5.8 stamani alle 9, con epicentro in provincia di Modena e altre due, intorno alle 13, di magnitudo superiore a 5. Sono dieci finora le vittime accertate e tanti i crolli di edifici già danneggiati dal sisma del 20 maggio. I comuni prossimi all'epicentro sono Medolla, Mirandola e Cavezzo.
All'origine delle nuove scossa potrebbe essere la rottura di una nuova faglia.
Intanto sono salite a dieci le vittime accertate del sisma: tre a San Felice, nel crollo della azienda Meta, 2 a Mirandola, 1 a Concordia (un anziano colpito in strada da un cornicione che si è staccato dal tetto di un palazzo), 1 a Finale. Alla lista si aggiunge il parroco di Rovereto di Novi. Un altro parroco, a Carpi, dato inizialmente per morto sembra essere rimasto invece ferito nel crollo di una parte del duomo.
Tra le vittime anche due donne a Cavezzo, una sepolta dalle macerie del Mobilificio Malavasi. La Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia ha reso noto che la forte scossa è stata avvertita in tutto il Nord Italia, in alcune regioni centrali e persino in Austria. Ad Aosta alcuni piani del palazzo regionale sono stati evacuati a scopo precauzionale e nella zona di Pordenone studenti e professori hanno abbandonato le lezioni e sono scesi in strada spaventati.
Scuole sono state evacuate, seppure momentaneamente e per precauzione, anche in altre zone del Paese. A Venezia il terremoto ha provocato la caduta di una statua che ha sfiorato una donna ai Giardini Papadopoli dove diverse statue sono pericolanti mentre distacchi di intonaco si sono registrati alla Basilica di Sant'Antonio a Padova, con momenti di panico per i fedeli in visita, ma nessun ferito.