ROMA. Il prossimo Cdm che si terrà in queste ore dovrebbe avere in agenda la dichiarazione dello stato di emergenza per il nuovo tragico terremoto che ha interessato Emilia-Romagna e Lombardia. Il riordino della Protezione Civile, appena pubblicato in Gazzetta, prevede che in caso di utilizzo del Fondo nazionale questo venga obbligatoriamente reintegrato, ''in pari misura'', con riduzioni di spesa ''in combinazione'' con maggiori entrate derivanti dall'aumento delle accise sui carburanti ''fino ad un massimo di 5 cent euro/litro'' (per le Regioni invece e' ora stabilito non piu' l'obbligo ma la possibilita').
Una decisione non facile quella sul tavolo del governo alla luce delle polemiche ricorrenti circa il peso del fisco sui carburanti e dell'impatto sul carovita sebbene questa, ma non si sa fino quando, sia una fase contraddistinta dal calo delle quotazioni internazionali dei prodotti oil. L'ultima volta che l'esecutivo e' ricorso all'aumento delle accise per una emergenza (circa 9 millesimi) e' stato nello scorso autunno per fare fronte alle alluvioni in Liguria e Toscana.
Intanto, il fine settimana ha registrato una situazione sostanzialmente stabile sulla rete carburanti nazionale in presenza comunque di nuovi ritocchi al ribasso. Prezzi raccomandati dunque in discesa sabato per Esso (-0,6 cent euro/litro sulla benzina), IP (-0,5 su entrambi i prodotti) e Q8 (-0,5 solo sul diesel); domenica per Eni che ha diminuito il diesel di 1 cent; oggi per TotalErg (-0,5 sulla benzina).
Prezzi praticati sul territorio di conseguenza in calo un po' ovunque, trainati sul diesel dal market leader ma anche dai no-logo. Le medie nazionali sono per la benzina a 1,839 euro/litro, il diesel a 1,737 e il gpl a 0,845. Flettono le punte massime con la benzina a 1,915 euro/litro, il diesel a 1,776 e il gpl a 0,879. Questo quanto emerge dal monitoraggio di quotidianoenergia.it in un campione di stazioni di servizio che rappresenta la situazione nazionale per Check-Up Prezzi QE.
Una decisione non facile quella sul tavolo del governo alla luce delle polemiche ricorrenti circa il peso del fisco sui carburanti e dell'impatto sul carovita sebbene questa, ma non si sa fino quando, sia una fase contraddistinta dal calo delle quotazioni internazionali dei prodotti oil. L'ultima volta che l'esecutivo e' ricorso all'aumento delle accise per una emergenza (circa 9 millesimi) e' stato nello scorso autunno per fare fronte alle alluvioni in Liguria e Toscana.
Intanto, il fine settimana ha registrato una situazione sostanzialmente stabile sulla rete carburanti nazionale in presenza comunque di nuovi ritocchi al ribasso. Prezzi raccomandati dunque in discesa sabato per Esso (-0,6 cent euro/litro sulla benzina), IP (-0,5 su entrambi i prodotti) e Q8 (-0,5 solo sul diesel); domenica per Eni che ha diminuito il diesel di 1 cent; oggi per TotalErg (-0,5 sulla benzina).
Prezzi praticati sul territorio di conseguenza in calo un po' ovunque, trainati sul diesel dal market leader ma anche dai no-logo. Le medie nazionali sono per la benzina a 1,839 euro/litro, il diesel a 1,737 e il gpl a 0,845. Flettono le punte massime con la benzina a 1,915 euro/litro, il diesel a 1,776 e il gpl a 0,879. Questo quanto emerge dal monitoraggio di quotidianoenergia.it in un campione di stazioni di servizio che rappresenta la situazione nazionale per Check-Up Prezzi QE.
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Economia