BRUXELLES. Nuovo allarme per il Belpaese dalla Ue. In Italia la disoccupazione continua a crescere. Lo rileva la Commissione europea nelle previsioni finanziarie di Primavera, diffuse oggi a Bruxelles. ''Nel periodo 2012-2013 il tasso di disoccupazione e' atteso in aumento di oltre un punto percentuale rispetto al periodo 2010-2011'', recita il rapporto. In Italia, ricordano da Bruxelles, l'aumento del tasso di disoccupazione e' iniziato nella seconda meta' del 2011 e da allora non si e' fermato.
Piu in generale Bruxelles ha dipinto una situazione piu' favorevole soprattutto nel 2013 citando ''gli effetti del consolidamento'' delle misure di correzione dei conti pubblici adottate nel 2010-11. Misure che porteranno il surplus primario al 4,5% del Pil e un declino del rapporto deficit/pil (al lordo del ciclo,ndr) all'1,1%. ''Una posizione di equilibrio di bilancio pubblico e' prevista di essere raggiunta in termini strutturali (rapporto deficit/pil al netto degli effetti del ciclo) grazie alle misure addizionali di oltre mezzo punto percentuale del Pil. Il saldo primario strutturale aumentera' di un punto precentuale fino a raggiungere il 5,5% del Pil'', continua la Commissione. Una posizione confermata in conferenza stampa dal Commissario Ue agli affari economici e monetari, Olli Rehn, ''l'Italia ha una politica di bilancio prudente e centrera' l i suoi obiettivi nel 2012 e nel 2013'', anno in cui raggiungera' il pareggio strutturale di bilancio, ''non c'e' bisogno di manovre addizionali''. Infine dal lato dell'inflazione e' prevista sopra il 3% nel 4* trimestre di quest'anno e cominciare a scendere all'1,5% a fine 2013, ''a patto che non ci sia una trasmissione dell'aumento delle imposte indirette sui salari''.
Piu in generale Bruxelles ha dipinto una situazione piu' favorevole soprattutto nel 2013 citando ''gli effetti del consolidamento'' delle misure di correzione dei conti pubblici adottate nel 2010-11. Misure che porteranno il surplus primario al 4,5% del Pil e un declino del rapporto deficit/pil (al lordo del ciclo,ndr) all'1,1%. ''Una posizione di equilibrio di bilancio pubblico e' prevista di essere raggiunta in termini strutturali (rapporto deficit/pil al netto degli effetti del ciclo) grazie alle misure addizionali di oltre mezzo punto percentuale del Pil. Il saldo primario strutturale aumentera' di un punto precentuale fino a raggiungere il 5,5% del Pil'', continua la Commissione. Una posizione confermata in conferenza stampa dal Commissario Ue agli affari economici e monetari, Olli Rehn, ''l'Italia ha una politica di bilancio prudente e centrera' l i suoi obiettivi nel 2012 e nel 2013'', anno in cui raggiungera' il pareggio strutturale di bilancio, ''non c'e' bisogno di manovre addizionali''. Infine dal lato dell'inflazione e' prevista sopra il 3% nel 4* trimestre di quest'anno e cominciare a scendere all'1,5% a fine 2013, ''a patto che non ci sia una trasmissione dell'aumento delle imposte indirette sui salari''.
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Economia