Vendola: Confindustria corregge il tiro e rilancia il dialogo. Per la Regione incidente chiuso

BARI. “Nei giorni scorsi il reggente di Confindustria Puglia, Sig. Bozzetto, si era lasciato andare a dichiarazioni di rara violenza polemica nei confronti di tutta la politica pugliese, del Consiglio regionale nella sua qualità di assemblea legislativa e nei miei confronti". A dichiararlo è il governatore regionale pugliese Nichi Vendola. "Si è trattato - continua Vendola - di una polemica pretestuosa, lesiva dei normali rapporti tra istituzioni e forze sociali, ma anche devastante per l’immagine falsa che offriva di una Puglia inospitale e nemica delle imprese. Noi abbiamo lavorato con passione per sostenere lo sforzo competitivo e la crescita innovativa di tutto il sistema d’impresa regionale, con risultati che in questi giorni sono stati ricordati da tanti imprenditori sconcertati dalla sortita del reggente. I nostri nemici dunque non sono gli imprenditori. I nostri nemici sono le diossine, l’amianto, il benzopirene, le polveri sottili, i veleni che soffocano la quotidianità di intere comunità. I nostri nemici sono le patologie oncologiche, il male che ferisce i polmoni, il fuoco che spaventa i bambini. Noi combattiamo l’inquinamento e spesso ci tocca di dover contrastare il cattivo realismo di chi pensa che non è mai il tempo di produrre cambiamenti. Noi certo dialoghiamo con tutti, e positivamente abbiamo dialogato in questi anni con le imprese: ma mai in ginocchio. Avere la schiena dritta significa cercare l’equilibrio più avanzato tra industria e ambiente, tra ragioni dell’economia e diritto alla salute. Per questo apprezzo il comunicato odierno di Confindustria, che volta pagina e cambia radicalmente stile rispetto al reggente. Ovviamente, come ho già dichiarato pubblicamente, non ho mai messo e non metterò mai becco nelle vicende interne dell’associazione datoriale. Prendo atto della volontà di dialogo che cancella la precedente dichiarazione di guerra. Era Confindustria che aveva rotto, con quelle parole rozze e irresponsabili, le relazioni con la Regione. Che l’assemblea degli imprenditori abbia corretto il tiro è una buona notizia. L’incidente così oggi si ridimensiona, assume una valenza relativa, legata ad uno stile personale che io francamente credo inconciliabile con un ruolo di rappresentanza tanto delicato e significativo. Se l’approccio è quello che ripristina insieme alla buona educazione anche il dialogo costruttivo, Confindustria non può che essere la benvenuta. La ascolteremo con rispetto e attenzione. Ma senza nessuna esitazione a proseguire sul nostro cammino: difendere il lavoro e la sua dignità, difendere e promuovere la vita, la salute, l’ambiente”, conclude Vendola.