Vendola a Mesagne: non abbiate paura a fare i nomi dei boss
MESAGNE (BR). "Non abbiate paura di fare i nomi dei boss. La mafia comincia dall'uso del vocabolario. Quando ci imbrogliamo e pensiamo che certi nomi siano impronunciabili, allora la mafia ha cominciato a vincere". Lo ha sostenuto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, intervenendo questa mattina a Mesagne, in provincia di Brindisi, alla Marcia della Legalita', rivolgendosi ai tanti ragazzi che affollavano Piazza Orsini con bandiere e striscioni colorati.
Alla manifestazione, organizzata dal Comune e dalle associazioni del territorio, erano presenti il papa' di Melissa Bassi, la ragazza uccisa il 19 maggio a Brindisi in un attentato esplosivo, e il presidente di Libera don Luigi Ciotti. "Noi, invece dobbiamo sapere, come ci dicono le Scritture - ha aggiunto - che soltanto la verita' ci fara' liberi. Per liberarci dalle mafie, dobbiamo dire tutte le verita' anche quelle piu' scomode".
Vendola ha poi ricordato le tante iniziative che il governo regionale ha fatto sul tema della legalita'. "Qui a Mesagne, un mese fa, abbiamo portato il Commissario europeo per gli Affari interni Cecilia Mallstromm - ha continuato - per far vedere che cosa sono le buone pratiche antimafiose. Nel territorio brindisino abbiamo costruito le esperienze piu' avanzate d'italia di confisca di terreni e ville ai boss mafiosi. Siamo orgogliosi oggi di poter dire che Mesagne e' capitale dell'antimafia e della legalita'. Questa frase - ha continuato Vendola - e' importante, tuttavia non e' sufficiente e rischia di diventare un esorcismo. Perche' se ancora di questi tempi scoppiano le bombe vuol dire che c'e' qualche criminale che si sente impunito e che c'e' qualcuno che gli offre protezione. C'e' ancora quella zona grigia che e' il nostro nemico principale da combattere".
Dopo aver ricordato la storia dell'insediamento della Sacra Corona Unita a Mesagne, nata per contrapporsi ai "tentativi di colonizzazione mafiosa che venivano dal Nord e dal Sud", in una "specie di guerra d'indipendenza del crimine locale", Vendola ha invitato a non "dimenticare che Mesagne ha pagato un prezzo di sangue straordinario all'epopea dei criminali come Rogoli o Tonino Screti".
Quindi il governatore Vendola ha sottolineato l'importanza della scuola. "Proprio la scuola di Melissa - ha detto - e' l'esempio di quello che facciamo ogni giorno. Il Ministro Profumo si e' congratulato per le esperienze cosi' mature ed evolute messe in campo dalle scuole pugliesi. Noi siamo orgogliosi della nostra rete scolastica e di come essa rappresenta la trincea della legalita', della solidarieta', della cultura e dell'educazione alla bellezza e alla cittadinanza attiva. Questo e' il nostro modo di combattere con i giovani, sapendo ascoltare la loro voce, interpretando i loro desideri, cercando di sintonizzarci anche sui loro linguaggi. Dobbiamo consentire che questa generazione possa essere libera di spiccare il volo verso il futuro", ha concluso Vendola.
Alla manifestazione, organizzata dal Comune e dalle associazioni del territorio, erano presenti il papa' di Melissa Bassi, la ragazza uccisa il 19 maggio a Brindisi in un attentato esplosivo, e il presidente di Libera don Luigi Ciotti. "Noi, invece dobbiamo sapere, come ci dicono le Scritture - ha aggiunto - che soltanto la verita' ci fara' liberi. Per liberarci dalle mafie, dobbiamo dire tutte le verita' anche quelle piu' scomode".
Vendola ha poi ricordato le tante iniziative che il governo regionale ha fatto sul tema della legalita'. "Qui a Mesagne, un mese fa, abbiamo portato il Commissario europeo per gli Affari interni Cecilia Mallstromm - ha continuato - per far vedere che cosa sono le buone pratiche antimafiose. Nel territorio brindisino abbiamo costruito le esperienze piu' avanzate d'italia di confisca di terreni e ville ai boss mafiosi. Siamo orgogliosi oggi di poter dire che Mesagne e' capitale dell'antimafia e della legalita'. Questa frase - ha continuato Vendola - e' importante, tuttavia non e' sufficiente e rischia di diventare un esorcismo. Perche' se ancora di questi tempi scoppiano le bombe vuol dire che c'e' qualche criminale che si sente impunito e che c'e' qualcuno che gli offre protezione. C'e' ancora quella zona grigia che e' il nostro nemico principale da combattere".
Dopo aver ricordato la storia dell'insediamento della Sacra Corona Unita a Mesagne, nata per contrapporsi ai "tentativi di colonizzazione mafiosa che venivano dal Nord e dal Sud", in una "specie di guerra d'indipendenza del crimine locale", Vendola ha invitato a non "dimenticare che Mesagne ha pagato un prezzo di sangue straordinario all'epopea dei criminali come Rogoli o Tonino Screti".
Quindi il governatore Vendola ha sottolineato l'importanza della scuola. "Proprio la scuola di Melissa - ha detto - e' l'esempio di quello che facciamo ogni giorno. Il Ministro Profumo si e' congratulato per le esperienze cosi' mature ed evolute messe in campo dalle scuole pugliesi. Noi siamo orgogliosi della nostra rete scolastica e di come essa rappresenta la trincea della legalita', della solidarieta', della cultura e dell'educazione alla bellezza e alla cittadinanza attiva. Questo e' il nostro modo di combattere con i giovani, sapendo ascoltare la loro voce, interpretando i loro desideri, cercando di sintonizzarci anche sui loro linguaggi. Dobbiamo consentire che questa generazione possa essere libera di spiccare il volo verso il futuro", ha concluso Vendola.
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