BARI. “Pur rendendoci conto della complessità della materia e dell’abilità di Governo e maggioranza regionale a sostenere l’insostenibile, corre l’obbligo di mettere in guardia chi pensa davvero che ieri l’intervento del Presidente Vendola e la miniriunione di maggioranza nella fase finale del Consiglio, abbiano fermato l’assalto alla diligenza e alle casse della Regione ed evitato le cosiddette ‘mance’.
Quegli emendamenti all’articolato con cui consiglieri di maggioranza chiedevano minicontributi a pioggia per ogni tipo di piccolo intervento spesso nei loro Comuni, sono stati sì ritirati, ma poi riformulati, ‘mascherati’ e approvati, per un totale di quasi 2 milioni di euro, che quindi supera anche il totale ipotizzato oggi da alcuni articoli di stampa in cui si elencano ‘le mance’ che sarebbero state scongiurate e i loro proponenti”.
Lo spiega in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, che aggiunge:
“Il primo emendamento – mancia, approvato forse perché sfuggito alle maglie dei ‘rigidi’ controlli, è quello di 40mila euro ad un istituto di Crispiano, una seconda quota di mance è stata approvata con un emendamento al tabulato da 570mila euro (ripartiti tra Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca, Notte della Taranta e promozione e tutela delle lingue minoritarie in Puglia); un subemendamento da 300mila euro ha incrementato la dotazione finanziaria alle Ico pugliesi, la quarta e più cospicua tranche di mance, il vero e proprio assalto alla diligenza, è contenuta poi nell’emendamento ‘partorito’ dopo la miniriunione di maggioranza: i singoli consiglieri di centrosinistra hanno ritirato i singoli emendamenti – mancia all’articolato, ma ne è nato un altro al tabulato con cui le stesse somme sono state spostate nei capitoli e nei centri di costo dei settori competenti. Praticamente, quindi, sono spariti solo i nomi dei Comuni e dei destinatari.
Al netto degli interventi di cui si chiedeva e si è ottenuto il finanziamento, molti dei quali assolutamente meritevoli di attenzione da parte del Governo regionale, è inaccettabile che si spacci per ‘sventato attacco alla diligenza’ e ‘ritiro di emendamenti mancia’ una operazione di trucco e parrucco con cui sono stati ‘assaltati’ 1,910 milioni di euro dalle casse della Regione.
Riuscendo così ad accontentare chi nella maggioranza chiedeva le mance. E a riprova di ciò, basta leggere stamattina le dichiarazioni di ringraziamento e soddisfazione per il contributo ottenuto, rilasciate da molti dei firmatari degli emendamenti-mancia ritirati, mascherati ed approvati”.
Quegli emendamenti all’articolato con cui consiglieri di maggioranza chiedevano minicontributi a pioggia per ogni tipo di piccolo intervento spesso nei loro Comuni, sono stati sì ritirati, ma poi riformulati, ‘mascherati’ e approvati, per un totale di quasi 2 milioni di euro, che quindi supera anche il totale ipotizzato oggi da alcuni articoli di stampa in cui si elencano ‘le mance’ che sarebbero state scongiurate e i loro proponenti”.
Lo spiega in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, che aggiunge:
“Il primo emendamento – mancia, approvato forse perché sfuggito alle maglie dei ‘rigidi’ controlli, è quello di 40mila euro ad un istituto di Crispiano, una seconda quota di mance è stata approvata con un emendamento al tabulato da 570mila euro (ripartiti tra Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca, Notte della Taranta e promozione e tutela delle lingue minoritarie in Puglia); un subemendamento da 300mila euro ha incrementato la dotazione finanziaria alle Ico pugliesi, la quarta e più cospicua tranche di mance, il vero e proprio assalto alla diligenza, è contenuta poi nell’emendamento ‘partorito’ dopo la miniriunione di maggioranza: i singoli consiglieri di centrosinistra hanno ritirato i singoli emendamenti – mancia all’articolato, ma ne è nato un altro al tabulato con cui le stesse somme sono state spostate nei capitoli e nei centri di costo dei settori competenti. Praticamente, quindi, sono spariti solo i nomi dei Comuni e dei destinatari.
Al netto degli interventi di cui si chiedeva e si è ottenuto il finanziamento, molti dei quali assolutamente meritevoli di attenzione da parte del Governo regionale, è inaccettabile che si spacci per ‘sventato attacco alla diligenza’ e ‘ritiro di emendamenti mancia’ una operazione di trucco e parrucco con cui sono stati ‘assaltati’ 1,910 milioni di euro dalle casse della Regione.
Riuscendo così ad accontentare chi nella maggioranza chiedeva le mance. E a riprova di ciò, basta leggere stamattina le dichiarazioni di ringraziamento e soddisfazione per il contributo ottenuto, rilasciate da molti dei firmatari degli emendamenti-mancia ritirati, mascherati ed approvati”.
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