BARI. “Lo stato in cui versa la nostra regione richiederebbe segnali profondamente diversi. La grave crisi della gestione sanitaria pugliese che non riesce a garantire nemmeno i livelli essenziali di assistenza e la perdurante conflittualità tra i partiti di maggioranza che impedisce l’approvazione della seconda fase del piano di rientro, stanno aprendo una frattura insanabile tra la giunta Vendola e i cittadini.
Di fronte a tutto questo dovrebbero arrivare segnali diversi invece la giunta regionale nella seduta del 25 maggio scorso ha provveduto a nominare i revisori dei conti di diverse ASL pugliesi in barba a quelle che sono le disposizioni di una legge dello Stato (L. 122/10) che prevede la riduzione del numero dei componenti del collegio dei revisori che devono essere costituiti da un numero non superiore a tre.
Forse la Giunta regionale ha fatto finta di non accorgersi, per poter distribuire incarichi ‘politici’ a professionisti che come al solito pare debbano avere, per requisito fondamentale, tessere di partito o comunque una ideologia politica affine all’attuale maggioranza, di una legge dello Stato che cerca di ridurre al minimo una pletora di nomine, soprattutto in un periodo nel quale c’è tanto malessere tra i cittadini.
L’ennesima dimostrazione che la classe politica che governa la sanità in Puglia non funziona o funziona sempre peggio, privilegiando la gratificazione dei propri ‘amici’ a scapito dei cittadini che sono sempre più abbandonati anche nel momento del bisogno”.
Così il Consigliere regionale Pdl, Maurizio Friolo vicepresidente della Commissione Sanità.