TARANTO. "Come spiegheranno ai cittadini di Taranto e provincia il fatto che quegli 8 milioni di euro, che solo pochi giorni fa Vendola, con l'assessore al bilancio Pelillo, aveva solennemente garantito alla sanità ionica, di colpo sono stati bloccati?" Domanda retorica, rivolta agli esponenti della maggioranza di centro sinistra, da parte del consigliere regionale del PdL, Gianfranco Chiarelli, che commenta le ultime notizie provenienti dalla commissione bilancio della regione Puglia.
"Dopo aver fatto sparire i 56 milioni di euro destinati alla bonifica del rione Tamburi, dopo aver fatto perdere le tracce di quei 60 milioni destinati invece al nuovo ospedale ionico – evidenzia Chiarelli - ora anche un fondo residuale, comunque importante per una sanità agonizzante, viene bloccato e, udite udite dal voto contrario di Sel e La Puglia per Vendola!; mentre il PD ha votato favorevolmente e il nostro gruppo si è astenuto, non perché contrario alla destinazione a Taranto di quella dotazione, anzi, ma per la genericità del provvedimento adottato che non offre alcuna certezza sull'effettivo buon utilizzo di quelle somme, la sinistra più vicina al governatore si è opposta, evidentemente perché si vogliono dirottare quei milioni altrove”.
“Un copione che si ripete – sottolinea l’esponente PdL - e che vede la provincia ionica discriminata ed emarginata; una ulteriore conferma di una politica, in particolare in ambito sanitario, gravata da una gestione clientelare che orienta ogni scelta in forza delle pressioni territoriali, e degli interessi di parte”.
È necessario ora -conclude Chiarelli - che tutti i consiglieri regionali del territorio, unitamente all'assessore al bilancio, facciano fronte unico, indipendente dai ruoli, affinché si faccia valere il sacrosanto diritto della nostra provincia ad ottenere i fondi promessi".
"Dopo aver fatto sparire i 56 milioni di euro destinati alla bonifica del rione Tamburi, dopo aver fatto perdere le tracce di quei 60 milioni destinati invece al nuovo ospedale ionico – evidenzia Chiarelli - ora anche un fondo residuale, comunque importante per una sanità agonizzante, viene bloccato e, udite udite dal voto contrario di Sel e La Puglia per Vendola!; mentre il PD ha votato favorevolmente e il nostro gruppo si è astenuto, non perché contrario alla destinazione a Taranto di quella dotazione, anzi, ma per la genericità del provvedimento adottato che non offre alcuna certezza sull'effettivo buon utilizzo di quelle somme, la sinistra più vicina al governatore si è opposta, evidentemente perché si vogliono dirottare quei milioni altrove”.
“Un copione che si ripete – sottolinea l’esponente PdL - e che vede la provincia ionica discriminata ed emarginata; una ulteriore conferma di una politica, in particolare in ambito sanitario, gravata da una gestione clientelare che orienta ogni scelta in forza delle pressioni territoriali, e degli interessi di parte”.
È necessario ora -conclude Chiarelli - che tutti i consiglieri regionali del territorio, unitamente all'assessore al bilancio, facciano fronte unico, indipendente dai ruoli, affinché si faccia valere il sacrosanto diritto della nostra provincia ad ottenere i fondi promessi".
Tags
Taranto