BRINDISI. "A differenza del passato, l'area brindisina oggi ha ben presenti i rischi per la sua sicurezza, a cominciare dalla sua rappresentanza politica, che - come ha constatato di persona - parla con una sola voce. Quello che manca e' una attenzione concreta da parte del Governo". Lo sottolinea Alfredo Mantovano (Pdl), in una lettera inviata al ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri "a seguito dei gravi fatti accaduti nel territorio di Brindisi, da ultimo la rapina ai furgoni portavalori a pochi km da Mesagne".
"Fra le richieste formulate di recente dai parlamentari del Brindisino e dal presidente della Provincia per rendere piu' efficace e razionale il dispositivo di sicurezza riguardante l'area -ricorda Mantovano- vi era la sorte del Cie di Restinco: un Centro poco utile a causa della sua scarsa capienza, la cui chiusura era funzionale al recupero delle unita' di Carabinieri e Finanzieri ivi operanti. Passando dal Centro, ho constatato che effettivamente e' stato chiuso qualche giorno fa - mi si dice martedi' o mercoledi' scorsi -, ma che le 25 unita' fra Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza addette alla sua sorveglianza sono tornate ai rispettivi reparti, lontano da quella zona".
"So bene che 25 unita' non fanno la differenza per un piu' penetrante controllo del territorio, ma so anche che, sommate ai poliziotti che potrebbero essere recuperati dalla polizia di frontiera del Porto e ai finanzieri mandati con l'Operazione Primavera, costituiscono un addendo che concorre a una somma significativa. Sono certo inoltre che non sara' stata Lei a far andare via da Brindisi queste 25 unita': ho qualche idea di cio' di cui si deve occupare ogni giorno un Ministro dell'Interno. E' pero' inammissibile, con cio' che accade a Brindisi e dintorni da qualche mese, che questo territorio non sia ancora diventato, nonostante tutti gli incontri, i Comitati e le assicurazioni, una priorita' per la sicurezza nazionale".