ROMA. "Penso sempre a quel giorno. Specialmente la notte, come un incubo". Queste le parole di Sabrina, una delle ragazze ferite nell'esplosione avvenuta davanti alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi, che torna a casa dopo piu' di un mese passato in ospedale e, a Tgcom24, racconta di non riuscire a non pensare a quella mattina del 19 maggio. "Quello che mi e' rimasto e' la paura, sono totalmente cambiata".
Di quella tragica mattina, Sabrina ricorda: "Sono scesa dall'autobus come tutte le mattine, ho visto il semaforo verde e sono passata". Poi, l'esplosione. "Mi ricordo che sono caduta a terra, ho sentito la botta sulla schiena. E mi sono risvegliata in pronto soccorso".
Sabrina dice di essersi resa conto subito della morte di Melissa Bassi, la sua compagna di scuola rimasta vittima dell'esplosione: "Ho capito subito che Melissa non c'era piu', tutti parlavano delle altre ragazze... ma non di lei". "Adesso - conclude la ragazza - voglio tornare a scuola, magari i primi giorni saranno difficili ma voglio tornare. Devo riprendere la mia vita piano piano".
Di quella tragica mattina, Sabrina ricorda: "Sono scesa dall'autobus come tutte le mattine, ho visto il semaforo verde e sono passata". Poi, l'esplosione. "Mi ricordo che sono caduta a terra, ho sentito la botta sulla schiena. E mi sono risvegliata in pronto soccorso".
Sabrina dice di essersi resa conto subito della morte di Melissa Bassi, la sua compagna di scuola rimasta vittima dell'esplosione: "Ho capito subito che Melissa non c'era piu', tutti parlavano delle altre ragazze... ma non di lei". "Adesso - conclude la ragazza - voglio tornare a scuola, magari i primi giorni saranno difficili ma voglio tornare. Devo riprendere la mia vita piano piano".