BARI. "Quest'anno a Natale non mi vedrete". Checco Zalone annuncia con una clip che il suo cine-panettone slitta a febbraio. La ragione? Zalone non era convinto della sceneggiatura, in particolare dal soggetto.
"Eravamo partiti da un film sulla crisi - ha detto al Corriere della Sera - ma poi ci siamo resi conto che la gente non ne può più. Al cinema vuole staccarsi dalla realtà che vive ogni giorno.
Quest'estate ci chiuderemo in una masseria a scrivere un'altra storia". Checco Zalone, poi fa una riflessione sulla crisi del cinema in generale e commenta: "Siamo messi male per la nostra furbizia, abbiamo aumentato in modo spropositato l'offerta di commedie", dice ancora Zalone.
«La gente non è che si riproduce per vedere i film. E poi i biglietti costano troppo: a Bari c'è un cinema che costa 4 euro ed è sempre pieno".
"Eravamo partiti da un film sulla crisi - ha detto al Corriere della Sera - ma poi ci siamo resi conto che la gente non ne può più. Al cinema vuole staccarsi dalla realtà che vive ogni giorno.
Quest'estate ci chiuderemo in una masseria a scrivere un'altra storia". Checco Zalone, poi fa una riflessione sulla crisi del cinema in generale e commenta: "Siamo messi male per la nostra furbizia, abbiamo aumentato in modo spropositato l'offerta di commedie", dice ancora Zalone.
«La gente non è che si riproduce per vedere i film. E poi i biglietti costano troppo: a Bari c'è un cinema che costa 4 euro ed è sempre pieno".
Tags
Cultura e Spettacoli