BARI. Il Piano di riordino scolastico per l’anno 2012-2013 rimane inalterato. Entro settembre saranno elaborate nuove linee guida, da sottoporre alle consultazioni, che terranno conto delle determinazioni della recente sentenza della Corte Costituzionale in materia, in funzione della redazione di un nuovo Piano di mansionamento che avrà efficacia a partire dell’anno scolastico successivo.
E’ questo l’orientamento emerso nel corso della seduta della VI commissione consiliare, presieduta da Francesco Ognissanti (PD), in cui è stata audita l’assessora al diritto allo studio, Alba Sasso.
La recente sentenza della Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del comma 4 dell’art. 19 della Legge n. 111/2011 in materia di stabilizzazione finanziaria, che prevede l’accorpamento della scuole dell’infanzia, delle scuole primarie e di quelle secondarie di primo grado con una dotazione di almeno 1.000 alunni. La Corte Costituzionale ha eccepito la violazione da parte dello Stato della competenza delle Regioni in materia.
Di qui l’esigenza di rivedere il Piano di riordino scolastico. Della questione se ne è occupata la Conferenza Stato Regioni che si è svolta ieri. L’assessore Sasso ha fatto sapere che il ministero non ha garantito l’inizio dell’anno scolastico 2012-2013 per l’1 settembre prossimo, se dovessero essere introdotte delle modifiche a piani già definiti dalla Regioni, non essendoci i tempi tecnici per definire tutti i passaggi burocratici propedeutici necessari.
Di qui l’esigenza di lavorare sin da subito sulla elaborazione delle nuove linee di indirizzo sulla base delle determinazioni della consulta, da sottoporre alle consultazioni a partire dal prossimo settembre, per la redazione di un nuovo piano di riordino che avrà efficacia a partire dall’anno scolastico successivo 2013-2014.
Il dirigente dell’avvocatura regionale, Vittorio Triggiani, ha anche specificato che sul piano elaborato dalla Regione nel febbraio scorso (quindi antecedentemente alla sentenza della Corte Costituzionale) pendono una mezza dozzina di ricorsi al TAR da parte di alcune amministrazioni comunali. Le richieste di sospensiva del provvedimento avanzate sono state tutte respinte. Rimane solo un ricorso che sarà esaminato nel luglio prossimo.
Sulla stessa linea dell’assessore Sasso si sono espressi anche i commissari che sono intervenuti (Rocco Palese PdL, Francesco Laddomada (LPpV), Nino Marmo PdL).
Michele Losappio (SEL), dopo avere premesso che “le scuole non si chiudono, essendo presidi non solo formativi, ma anche di socializzazione e legalità ”, ha evidenziato la necessità che la Regione non appaia, in sede di contenzioso con i Comuni che hanno presentato ricorso, agli occhi dell’opinione pubblica “come l’ente patrigno che difende una legge ingiusta”.
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