BARI. In quinta Commissione approda la normativa regionale per la gestione del ciclo dei rifiuti ed è subito polemica. La scelta del Governo di spacchettare la normativa regionale sulla gestione dei servizi pubblici locali (trasporti, acqua e rifiuti) per rispondere alla esigenza di intervenire tempestivamente in materia rifiuti, non è piaciuta all’opposizione.
In apertura dei lavori, infatti il presidente del Pdl, Rocco Palese, ha posto una pregiudiziale politica. Poiché il disegno di legge approvato dalla Giunta, all’ordine del giorno della seduta della Commissione, si occupa solo di rifiuti ed esclude il servizio idrico e quello dei trasporti, contrariamente a quanto era emerso (ed era stato concordato) in maniera unanime nel corso di un tavolo attivato ad hoc, Palese ha chiesto la convocazione immediata di un altro incontro con il presidente Vendola.
Il tema della pregiudiziale di Palese aveva già nei giorni scorsi “raggiunto” la scrivania del presidente del Consiglio, Introna, presente peraltro in Commissione.
Sono troppe, secondo l’esponente del Pdl, le ricadute che queste nuove norme avranno sul lavoro dei sindaci dei Comuni ma soprattutto sugli stessi cittadini, “anche in termini di possibili aggravi fiscali”. Dello stesso avviso è anche il capogruppo dell’Udc, Salvatore Negro, con la considerazione che “questa è una della tante dimostrazioni di come il Consiglio regionale sia svuotato delle proprie prerogative”.
Non sono state sufficienti le motivazioni dell’assessore all’ecologia, Lorenzo Nicastro, sull’urgenza di provvedere entro il 30 giugno a disciplinare questa materia, per evitare il rischio di un possibile commissariamento, soprattutto perché come è noto, il Consiglio regionale ha già ridotto gli Ato (Ambiti territoriali ottimali) a sei.
Il presidente della Commissione Donato Pentassuglia ha rimarcato la necessità di procedere nel rispetto delle prerogative dei consiglieri e ha chiesto al presidente Introna di convocare nel più breve tempo possibile l’incontro con Vendola per discutere di tutta riforma dei servizi pubblici.
Per il presidente del Consiglio nessuna difficoltà , fatte salve le date già fissate per le consultazioni per il Piano di rientro ed il riordino ospedaliero (2,3,9 e 10 luglio), si potrebbe immaginare, verificata la disponibilità del presidente Vendola di fissare per il 4 o il 5 luglio l’incontro richiesto.
In apertura dei lavori, infatti il presidente del Pdl, Rocco Palese, ha posto una pregiudiziale politica. Poiché il disegno di legge approvato dalla Giunta, all’ordine del giorno della seduta della Commissione, si occupa solo di rifiuti ed esclude il servizio idrico e quello dei trasporti, contrariamente a quanto era emerso (ed era stato concordato) in maniera unanime nel corso di un tavolo attivato ad hoc, Palese ha chiesto la convocazione immediata di un altro incontro con il presidente Vendola.
Il tema della pregiudiziale di Palese aveva già nei giorni scorsi “raggiunto” la scrivania del presidente del Consiglio, Introna, presente peraltro in Commissione.
Sono troppe, secondo l’esponente del Pdl, le ricadute che queste nuove norme avranno sul lavoro dei sindaci dei Comuni ma soprattutto sugli stessi cittadini, “anche in termini di possibili aggravi fiscali”. Dello stesso avviso è anche il capogruppo dell’Udc, Salvatore Negro, con la considerazione che “questa è una della tante dimostrazioni di come il Consiglio regionale sia svuotato delle proprie prerogative”.
Non sono state sufficienti le motivazioni dell’assessore all’ecologia, Lorenzo Nicastro, sull’urgenza di provvedere entro il 30 giugno a disciplinare questa materia, per evitare il rischio di un possibile commissariamento, soprattutto perché come è noto, il Consiglio regionale ha già ridotto gli Ato (Ambiti territoriali ottimali) a sei.
Il presidente della Commissione Donato Pentassuglia ha rimarcato la necessità di procedere nel rispetto delle prerogative dei consiglieri e ha chiesto al presidente Introna di convocare nel più breve tempo possibile l’incontro con Vendola per discutere di tutta riforma dei servizi pubblici.
Per il presidente del Consiglio nessuna difficoltà , fatte salve le date già fissate per le consultazioni per il Piano di rientro ed il riordino ospedaliero (2,3,9 e 10 luglio), si potrebbe immaginare, verificata la disponibilità del presidente Vendola di fissare per il 4 o il 5 luglio l’incontro richiesto.