Decaro interroga Vendola e Amati su vendita palazzo Aqp: non permettere questa violenza

BARI. E' bagarre nel capoluogo per la probabile vendita ai privati dello storico palazzo barese sede dell'Aqp. Il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Antonio Decaro, in una interrogazione al presidente e all'assessore alle Opere pubbliche della Regione Puglia, Nichi Vendola e Fabiano Amati, chiede ''di conoscere se risponda al vero che l'Acquedotto pugliese, come denunciano alcuni organi di informazione dei sindacati regionali, ha avviato procedure per valutare la possibilita' di vendere a privati lo storico Palazzo di via Cognetti a Bari, sede dell'Aqp dal 1932''.

''Per quale ragione - chiede Decaro - si vuole alienare un bene cosi' prezioso come il palazzo dell'Acquedotto? Se l'Aqp ha il bilancio in attivo - domanda ancora - a che serve vendere un immobile che è senza alcun dubbio il simbolo del più grande acquedotto d'Europa? Nelle mani
di chi andra' a finire il capolavoro dell'architetto Duilio Cambelotti?''.

Il capogruppo del Partito democratico, lancia infine ''un appello a Vendola e ad Amati affinche' impediscano che i manager dell'Aqp possano vendere a privati un pezzo cosi' importante della storia della nostra regione, che peraltro e' sotto il vincolo della Soprintendenza''.

''Quella dell'Aqp - rileva Decaro - e' un pezzo importante della nostra storia che viene raccontata, in ogni momento, a chiunque passi davanti a quel palazzo in perfetto stile romanico pugliese, e a chi abbia avuto o avra' il piacere di visitarne l'interno con i suoi affreschi, i mobili, le vetrate, le decorazioni marmoree che raffigurano il ciclo dell'acqua e quindi quello della vita di ognuno di noi''.

''Sono convinto - conclude il capogruppo Pd - che l'assessore Amati, innamorato delle opere idrauliche e della storia del nostro Acquedotto, non permetterà che questa violenza si compia davvero''.


VENDOLA: RIDOTTE TARIFFE PER 370 MILA FAMIGLIE PUGLIESI - ''Sono 370 mila le famiglie pugliesi che dal primo gennaio avranno la bolletta dell'acquedotto tagliata in maniera drastica''. Lo ha annunciato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, sottoscrivendo un'intesa con Acquedotto pugliese, Anci e Autorita' idrica che ridefinisce le tariffe idriche e l'aumento degli investimenti. ''L'Italia - ha aggiunto - non e' tutta uguale: oggi, mentre Alemanno privatizza l'Acea, la Regione Puglia fa il contrario e interviene sulle tariffe''. (

LA REPLICA DI PALESE: NESSUNO PENSI DI ABBASSARE TARIFFA IDRICA CON VENDITA - “Nel prendere atto dall’interrogazione del collega Decaro che neanche i partiti di maggioranza riescono più a sapere cosa fanno i manager da loro scelti e nominati, ci auguriamo da un lato che nessuno stia pensando davvero di vendere lo storico Palazzo dell’Aqp, dall’altro che nessuno pensi di finanziare l’abbassamento della tariffa idrica oggetto del Protocollo firmato oggi (o i futuri e necessari investimenti di AQP) dai proventi della ipotetica, futuribile e a dir poco complessa vendita del Palazzo AQP”.
E’ il commento del capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, alla interrogazione del capogruppo Pd Decaro, che chiede lumi sulla probabile decisione di vendere il Palazzo di AQP e al Protocollo sull’abbassamento della tariffa dell’acqua firmato oggi dal Presidente Vendola.

“Su un tema – cavallo di battaglia e bandiera elettorale del Presidente Vendola e della sinistra, ci aspettiamo un minimo di coerenza: il Protocollo di oggi sostanzialmente precede che l’Acquedotto utilizzi sin da subito i fondi destinati agli investimenti per abbassare la tariffa idrica a fronte di una ‘promessa’ della Regione Puglia che in futuro, non è dato sapere né come né quando, la Regione ‘restituirà’ ad AQP i 120 milioni necessari oggi per abbassare la tariffa e domani per gli investimenti indispensabili a garantire la stessa erogazione dell’acqua.

1 Commenti

  1. Hanno detto che non si vende, infatti si affitta, a una società di crociere e ad una banca...

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