di Luigi Laguaragnella. La Germania non delude i pronostici. Alla Grecia consegna un poker che sancisce prepotentemente la sua candidatura alla vittoria di Euro 2012.
Il quarto di finale tra Germania-Grecia non conosce storia questa volta. Nessuna sorpresa. Il brivido, se c’è stato, solo all’inizio del secondo tempo con il momento pareggio ad opera di Samaras. Ma si è trattato di errore di presunzione della squadra di Loew.
Il ct tedesco lascia in panchina Gomez e inserisce il centravanti Klose. E dà spazio ai due giovani Reus e Schurrle, i quali sfruttano la loro velocità per scambi rapidi con Ozil. La Germania sfiora più volte il gol del vantaggio con questo copione.
Il gol finalmente arriva dall’infinito Lahm che con un forte tiro mette a segno la sua quinta rete in nazionale. Solo in questo momento la Germania si rilassa e proprio per la sicurezza dei propri mezzi tecnici, lascia alla Grecia piccoli spazi di gioco. Gli ellenici sfruttano alla grande questa possibilità ristabilendo la parità con Samaras dopo uno svarione di Schweinsteiger.
Ecco che la tecnica emerge. In un batter d’occhio la Germania passa in vantaggio, anzi straripa: vanno in gol Khedira, Klose e Reus. Non c’è niente da fare: i gol di ottima fattura tecnica non individuale, ma di squadra, evidenziano il divario tecnico con la Grecia priva di Karagounis.
E ancora un regalo della difesa tedesca con un mani di Boateng dà la seconda rete su rigore realizzato da Salpingidis. Nonostante qualche attimo di supponenza che ha concesso gol agli avversari, la Germania si avvicina come un panzer alla finale europea. Gli undici tedeschi realizzano ottimo calcio, hanno forza, tenacia, anche se qualche volta come tutti i campioni amano specchiarsi sulle proprie doti.
Ma certamente può competere con i supercampioni della Spagna. Per la Grecia: i miracoli non possono venire uno dietro l’altro. Ora la Germania aspetta il suo prossimo avversario: Italia o Inghilterra?
Il quarto di finale tra Germania-Grecia non conosce storia questa volta. Nessuna sorpresa. Il brivido, se c’è stato, solo all’inizio del secondo tempo con il momento pareggio ad opera di Samaras. Ma si è trattato di errore di presunzione della squadra di Loew.
Il ct tedesco lascia in panchina Gomez e inserisce il centravanti Klose. E dà spazio ai due giovani Reus e Schurrle, i quali sfruttano la loro velocità per scambi rapidi con Ozil. La Germania sfiora più volte il gol del vantaggio con questo copione.
Il gol finalmente arriva dall’infinito Lahm che con un forte tiro mette a segno la sua quinta rete in nazionale. Solo in questo momento la Germania si rilassa e proprio per la sicurezza dei propri mezzi tecnici, lascia alla Grecia piccoli spazi di gioco. Gli ellenici sfruttano alla grande questa possibilità ristabilendo la parità con Samaras dopo uno svarione di Schweinsteiger.
Ecco che la tecnica emerge. In un batter d’occhio la Germania passa in vantaggio, anzi straripa: vanno in gol Khedira, Klose e Reus. Non c’è niente da fare: i gol di ottima fattura tecnica non individuale, ma di squadra, evidenziano il divario tecnico con la Grecia priva di Karagounis.
E ancora un regalo della difesa tedesca con un mani di Boateng dà la seconda rete su rigore realizzato da Salpingidis. Nonostante qualche attimo di supponenza che ha concesso gol agli avversari, la Germania si avvicina come un panzer alla finale europea. Gli undici tedeschi realizzano ottimo calcio, hanno forza, tenacia, anche se qualche volta come tutti i campioni amano specchiarsi sulle proprie doti.
Ma certamente può competere con i supercampioni della Spagna. Per la Grecia: i miracoli non possono venire uno dietro l’altro. Ora la Germania aspetta il suo prossimo avversario: Italia o Inghilterra?