BARI. "E' necessario con la massima urgenza una audizione dell'Assessore Pelillo dinanzi alle commissioni consiliari I - II e V, competenti ciascuno per Turismo e Demanio per l'esame dell'attività svolta dal servizio e dall'ufficio Demanio". Lo ha chiesto l'avv. Giandiego Gatta, Vice Presidente della Commissione Turismo ed attività alberghiere per il quale "Pelillo con la sua assenza politica e fisica è responsabile di una gestione molto discrezionale e poco efficiente ".
"Ne è prova - continua Gatta - quello che sta accadendo in questi giorni. La Regione ha abdicato ai suoi compiti previsti dalla l.r. 17/2006 nei confronti del Comune di Bari, a cui viene consentito di aggirare norme e regolamenti per la realizzazione delle piattaforme a mare e per la gestione della spiaggia di Torre Quetta. Il Comune di Bari avrebbe dovuto essere già sottoposto a censura ed alla nomina di un commissario ad acta per la mancata adozione del Piano Comunale delle Coste e non potrebbe comunque operare, stante il blocco di qualsiasi tipo di concessione, che comunque in questo caso non potrebbe autoassegnarsi, dovendo ottenerla dalla Regione, dopo l'iter procedurale previsto.
Gli uffici regionali, che non si degnano di rispondere alle centinaia di richieste di chiarimenti, o omettono di indire conferenze di servizi per le numerose richieste di porti e approdi turistici, pur finanziati dalla stessa Regione, che potrebbero favorire la creazione di migliaia di nuovi posti di lavoro, sembrano balbettare dinanzi alle richieste del Comune di Bari, a cui pare sia consentito tutto".
"Nell'incontro - aggiunge Gatta - l'assessore Pelillo dovrà anche dar conto di alcune circolari - difformi dalle previsioni di Legge - emesse dal servizio di sua competenza che vanno a diffondere panico tra piccoli comuni che non hanno al loro interno esperti della materia e singoli concessionari, soprattutto del Gargano e del Salento, che non hanno santi in Paradiso.
Alcune di queste decisioni, ad esempio quelle sui relitti, creano un danno erariale enorme, di cui qualcuno potrà essere chiamato a rispondere".
"Ne è prova - continua Gatta - quello che sta accadendo in questi giorni. La Regione ha abdicato ai suoi compiti previsti dalla l.r. 17/2006 nei confronti del Comune di Bari, a cui viene consentito di aggirare norme e regolamenti per la realizzazione delle piattaforme a mare e per la gestione della spiaggia di Torre Quetta. Il Comune di Bari avrebbe dovuto essere già sottoposto a censura ed alla nomina di un commissario ad acta per la mancata adozione del Piano Comunale delle Coste e non potrebbe comunque operare, stante il blocco di qualsiasi tipo di concessione, che comunque in questo caso non potrebbe autoassegnarsi, dovendo ottenerla dalla Regione, dopo l'iter procedurale previsto.
Gli uffici regionali, che non si degnano di rispondere alle centinaia di richieste di chiarimenti, o omettono di indire conferenze di servizi per le numerose richieste di porti e approdi turistici, pur finanziati dalla stessa Regione, che potrebbero favorire la creazione di migliaia di nuovi posti di lavoro, sembrano balbettare dinanzi alle richieste del Comune di Bari, a cui pare sia consentito tutto".
"Nell'incontro - aggiunge Gatta - l'assessore Pelillo dovrà anche dar conto di alcune circolari - difformi dalle previsioni di Legge - emesse dal servizio di sua competenza che vanno a diffondere panico tra piccoli comuni che non hanno al loro interno esperti della materia e singoli concessionari, soprattutto del Gargano e del Salento, che non hanno santi in Paradiso.
Alcune di queste decisioni, ad esempio quelle sui relitti, creano un danno erariale enorme, di cui qualcuno potrà essere chiamato a rispondere".