Import auto: mega frode a Taranto da 11 mln, 3 denunciati

TARANTO. Nuova maxi-frode nel capoluogo jonico. Acquistava auto sul mercato estero servendosi di una impresa cosiddetta 'cartiera' che emetteva fatture false, quantificate in oltre 11 milioni di euro. Cosi' i commercianti beneficiari ottenevano un doppio vantaggio e cioe' la possibilita' di poter detrarre l'Iva, indicata dalla cartiera in fattura (di fatto mai assolta), e di praticare prezzi di vendita delle vetture piu' bassi rispetto a quelli di mercato in modo da sbaragliare gli operatori onesti del settore. E' quanto hanno scoperto i militari del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Taranto nel corso di indagini, condotte a Mottola e a Laterza, su una frode all'Iva comunitaria nel settore del commercio di autoveicoli.

In pratica la persona individuata dagli inquirenti si era inserita nel rapporto economico tra fornitori esteri e comunitari di auto e i rivenditori italiani fungendo da acquirente verso i primi e da fornitore verso i secondi. In veste di fornitore ha emesso fatture inesistenti per un imponibile di 11 milioni e 200 mila euro non versando Iva per oltre 2 milioni e 300 mila euro. Peraltro la stessa persona ha ottenuto dagli operatori italiani cui aveva prestato i propri servizi circa 1 milione di euro di compensi illeciti, poi non dichiarati.

Nella truffa rientrano anche due titolari di agenzie di disbrigo pratiche automobilistiche che si prestavano a porre in essere le procedure di nazionalizzazione dei veicoli importati utilizzando documenti ideologicamente falsi. Sono stati recuperati a tassazione oltre tre milioni e 300 mila euro. Tre persone in tutto sono state denunciate all'autorita' giudiziaria per violazioni al codice penale.

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