NAPOLI. Il direttore dell'Avanti Valter Lavitola, detenuto nell'ambito dell'inchiesta su contributi all'editoria e corruzione internazionale, deve restare in carcere perche', data la sua ''peculiare scaltrezza e abilita''' sussiste il rischio di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato. E' quanto afferma il Tribunale del Riesame di Napoli nelle motivazioni dell'ordinanza con cui nelle scorse settimane e' stata confermata la sua custodia in carcere.