Lecce: storie di ordinario abbandono, via Verga attende risposte dall’amministrazione comunale

LECCE. «Dopo 40 anni di degrado ed abbandono, sembrava che il Comune si fosse finalmente accorto di una strada ed una zona, su cui da sempre i residenti lamentano l’assenza da parte dell’amministrazione: mi riferisco a via Verga ed alle vie limitrofe, parliamo del rione Centro-Santa Rosa, racconta il componente dell’Idv leccese Stefano Stifani.

«Alla vigilia delle primarie di centrodestra – siamo a febbraio – l’Aqp aveva iniziato i lavori di manutenzione, con il rifacimento totale dei tronconi fognari principali e di tutti i collegamenti con le abitazioni – continua Stifani -. Peccato che, una volta terminati i lavori, lo scenario di via Verga sia diventato ancora più desolante e desolato del passato! Pali della segnaletica divelti, marciapiedi resi impraticabili dai mezzi che hanno fatto gli scavi, segnaletica orizzontale cancellata, polvere, erbacce, topi, scarafaggi ed immondizia dappertutto. Le 100 famiglie residenti nella zona sono esasperate: si pensi addirittura che le finestre delle abitazioni che affacciano sulla strada non possono essere aperte perché la polvere vola dappertutto.

«E pensare che via Verga era stata inclusa nelle 62 strade leccesi da riqualificare in seguito alla delibera Cipe per il progetto 2008-2009, – commenta Stifani – per la quale erano previsti 6 milioni di euro: all’epoca, il rieletto Sindaco Perrone affermò che proprio quella via sarebbe rientrata tra gli interventi urgenti! Chiedo dunque al sindaco: quei soldi sono stati impiegati sì o no? Quando ripartiranno i lavori? I cittadini meritano di vivere in un ambiente pulito e sicuro, sono certo che lei, Sig. Sindaco, farà ripulire al più presto l’intera zona.

Immagino che, dopo le primarie del centrodestra, Perrone sia stato impegnato nella campagna elettorale prima e nella nomina della giunta poi, ma ora la misura è colma, cittadini hanno diritto di vivere in un ambiente salubre e dignitoso. Si tratta delle loro case e della loro salute!», conclude Stifani.

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