Lega: al via quinto congresso federale, inizia era Maroni

MILANO. Inizia l'era della Lega di Roberto Maroni. Al via il quinto congresso federale della Lega Nord. Dopo 10 anni (l'ultimo congresso federale e' del 2002) al forum di Assago, oggi e domani, 630 delegati sono chiamati alla scelta del nuovo segretario dell'era post Bossi.

Roberto Maroni e' ufficialmente l'unico candidato alla segreteria federale. Dal palco alle 11, il presidente del congresso, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato la chiusura dei termini per la presentazione delle candidature a segretario e per il rinnovo del consiglio federale. Secondo quanto si apprende, l'unica candidatura presentata e' stata quella di Roberto Maroni "con il vincolo che deve essere passata al vaglio della verifica firme come per tutte le candidature".

Il voto sara' domani ma a questo punto, non essendoci candidature alternative, e' probabile che si proceda per acclamazione.

"La battaglia indipendentista continua, il nuovo segretario, chiunque sia, se lo ficchi bene nelle orecchie". Cosi' Mario Borghezio ha presentato la sua mozione, intervenendo al congresso federale della Lega Nord.

L'europarlamentare leghista ha spiegato che la mozione "riprende il giuramento di Venezia".
"Tutti uniti, padani con le palle, minacciosi verso Roma, non schiavi di Roma", ha chiesto alla platea, ancora mezza vuota. Borghezio ha poi criticato la "Lega romana, di governo", che, negli anni scorsi, a suo avviso, si e' mostrata "un po' deboluccia sul tema del contrasto all'immigrazione clandestina", una "voce flebile".

"Non siamo e non saremo mai democristiani, noi siamo figli di puttana", ha detto Borghezio, dicendosi "orgoglioso di essere un 'baluba'". "Caro segretario noi ti saremo leali, ma sull'indipendentismo ti romperemo sempre i coglioni", ha concluso.

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