BARI. “In conseguenza delle iniziative legislative di Tremonti e Monti (DL 138/2011 e 1/2012) fra pochi mesi le Amministrazioni Comunali si troveranno ad affrontare le cosiddette liberalizzazioni dei propri servizi pubblici". Così il Presidente del Gruppo Sel Michele Losappio.
"In particolare - prosegue Losappio - per il settore dei rifiuti ciò comporterà la sciagurata possibilità di spezzettare il servizio in tante piccole parti (pulizia strade, raccolta, trasporto, sversamento, raccolta differenziata, gestione impianti, ecc.) da affidare a quei privati che avanzano offerte ritenute più convenienti attraverso la stipula di semplici contratti.
Ci sono dunque rischi di un servizio “arlecchino” e svantaggioso per i cittadini mentre incombe il depauperamento delle aziende municipalizzate che cesserebbero di esistere con conseguenze sui bilanci e sui lavoratori.
In alternativa a questo scenario le leggi dello Stato prevedono la possibilità , dopo un’accurata analisi di mercato svolta da un organismo per verificare l’inesistenza di condizioni di risparmio nell’apertura al mercato, di procedere ad un bando pubblico per la scelta di un unico gestore o di un socio privato nella municipalizzata.
Se a questo aggiungiamo la constatazione che nelle varie città della Puglia spesso i Comuni hanno proceduto con gare singole e solitarie, con scadenza diversa da Comune a Comune e che pertanto si pone anche il nodo della regolazione delle stesse e di una fase transitoria condividiamo la necessità di un provvedimento particolarmente urgente che affronti di petto la questione e consenta ala Regione di chiamare tutti alle proprie responsabilità nella chiarezza dei compiti e delle funzioni e nel rispetto di una pessima legislazione che risponde più all’ideologia del pubblico-sprecone e privato-virtuoso che alle necessità dello sviluppo e degli Enti Locali.
Per questo ed anche in relazione alla riduzione degli ATO pugliesi, all’eliminazione delle loro Autorità di gestione (ADA) ed alla necessità di dotarli di nuovi organismi occorre ragionare al più presto del provvedimento preparato il 25 maggio dagli economisti e dai tecnici di INVITALIA e perfezionato dai funzionari della regione nella parte del ciclo dei rifiuti.
In quella occasione avanzammo proposte e suggerimenti quali un unico ATO regionale e una tariffa unica per tutta la Puglia, così come avviene per l’acqua.
Aspettiamo perciò la convocazione di Vendola e di Introna per riprendere un cammino comune, scevro da populismi, inutili protagonismi e furbizie.
Deve poi essere a tutti chiaro, data la confusione determinatasi, che la scelta di un’Autorità Regionale è un’ipotesi volta a rispondere alla indeterminatezza della norma nazionale e non la ricerca di un carrozzone da parte della Regione. Quanto al loro numero, è bene prima discutere di cosa devono fare altrimenti si scade nella demagogia del dichiarare e del non fare”, conclude Losappio.
"In particolare - prosegue Losappio - per il settore dei rifiuti ciò comporterà la sciagurata possibilità di spezzettare il servizio in tante piccole parti (pulizia strade, raccolta, trasporto, sversamento, raccolta differenziata, gestione impianti, ecc.) da affidare a quei privati che avanzano offerte ritenute più convenienti attraverso la stipula di semplici contratti.
Ci sono dunque rischi di un servizio “arlecchino” e svantaggioso per i cittadini mentre incombe il depauperamento delle aziende municipalizzate che cesserebbero di esistere con conseguenze sui bilanci e sui lavoratori.
In alternativa a questo scenario le leggi dello Stato prevedono la possibilità , dopo un’accurata analisi di mercato svolta da un organismo per verificare l’inesistenza di condizioni di risparmio nell’apertura al mercato, di procedere ad un bando pubblico per la scelta di un unico gestore o di un socio privato nella municipalizzata.
Se a questo aggiungiamo la constatazione che nelle varie città della Puglia spesso i Comuni hanno proceduto con gare singole e solitarie, con scadenza diversa da Comune a Comune e che pertanto si pone anche il nodo della regolazione delle stesse e di una fase transitoria condividiamo la necessità di un provvedimento particolarmente urgente che affronti di petto la questione e consenta ala Regione di chiamare tutti alle proprie responsabilità nella chiarezza dei compiti e delle funzioni e nel rispetto di una pessima legislazione che risponde più all’ideologia del pubblico-sprecone e privato-virtuoso che alle necessità dello sviluppo e degli Enti Locali.
Per questo ed anche in relazione alla riduzione degli ATO pugliesi, all’eliminazione delle loro Autorità di gestione (ADA) ed alla necessità di dotarli di nuovi organismi occorre ragionare al più presto del provvedimento preparato il 25 maggio dagli economisti e dai tecnici di INVITALIA e perfezionato dai funzionari della regione nella parte del ciclo dei rifiuti.
In quella occasione avanzammo proposte e suggerimenti quali un unico ATO regionale e una tariffa unica per tutta la Puglia, così come avviene per l’acqua.
Aspettiamo perciò la convocazione di Vendola e di Introna per riprendere un cammino comune, scevro da populismi, inutili protagonismi e furbizie.
Deve poi essere a tutti chiaro, data la confusione determinatasi, che la scelta di un’Autorità Regionale è un’ipotesi volta a rispondere alla indeterminatezza della norma nazionale e non la ricerca di un carrozzone da parte della Regione. Quanto al loro numero, è bene prima discutere di cosa devono fare altrimenti si scade nella demagogia del dichiarare e del non fare”, conclude Losappio.
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