ANDRIA. Maxi-operazione delle forze dell'ordine nella Bat a contrasto di un gruppo criminale radicato sul territorio. Sono 13 le persone finite nella rete dei Carabinieri della Compagnia e dei Poliziotti del Commissariato di Andria, in esecuzione di altrettanti ordini di carcerazione emessi dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bari, in attuazione della sentenza definitiva emessa il 1° giugno 2012 dalla Suprema Corte di Cassazione.
Si tratta di soggetti, appartenenti ad un gruppo criminale con base operativa nella città di Andria, che dovranno scontare condanne (variabili da 1 mese a 10 anni di reclusione) riconducibili, a vario titolo, ai reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, traffico internazionale di stupefacenti e delitti in materia di armi.
I provvedimenti rappresentano l’ultimo atto di una vicenda giudiziaria derivata da una complessa attività investigativa, condotta da Polizia e Carabinieri, convenzionalmente denominata “Castel del Monte”, avviata nel 2001 a seguito di un attentato dinamitardo commesso contro il Commissariato di Andria e conclusasi nel novembre del 2006 con l’esecuzione di 76 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal G.I.P. del Tribunale di Bari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo, in collaborazione con la Procura della Repubblica di Trani.
L’operazione consentì di assicurare alla giustizia soggetti ritenuti vicini a due pericolosi sodalizi criminali che imperversavano nella città Federiciana, riconducibili a Pastore Agostino, capo storico della malavita locale ucciso il 24 settembre del 2000, ed il secondo alla famiglia Pistillo, egemone nel quartiere “San Valentino”.
Si tratta di soggetti, appartenenti ad un gruppo criminale con base operativa nella città di Andria, che dovranno scontare condanne (variabili da 1 mese a 10 anni di reclusione) riconducibili, a vario titolo, ai reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, traffico internazionale di stupefacenti e delitti in materia di armi.
I provvedimenti rappresentano l’ultimo atto di una vicenda giudiziaria derivata da una complessa attività investigativa, condotta da Polizia e Carabinieri, convenzionalmente denominata “Castel del Monte”, avviata nel 2001 a seguito di un attentato dinamitardo commesso contro il Commissariato di Andria e conclusasi nel novembre del 2006 con l’esecuzione di 76 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal G.I.P. del Tribunale di Bari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo, in collaborazione con la Procura della Repubblica di Trani.
L’operazione consentì di assicurare alla giustizia soggetti ritenuti vicini a due pericolosi sodalizi criminali che imperversavano nella città Federiciana, riconducibili a Pastore Agostino, capo storico della malavita locale ucciso il 24 settembre del 2000, ed il secondo alla famiglia Pistillo, egemone nel quartiere “San Valentino”.