Montezemolo da Lecce: per fortuna Seconda Repubblica finita

LECCE. "Per fortuna, lo dico da cittadino, siamo alla fine di questa seconda Repubblica che e' stato un grandissimo fallimento: economico, etico, morale, di credibilita' del Paese all'estero, di competitivita' e crescita. Guardiamo avanti". Lo ha detto ieri sera il presidente di Italia Futura, Luca Cordero di Montezemolo, intervenendo nel chiostro del rettorato dell'Universita' di Lecce alla presentazione del volume 'In ricchezza e in poverta. Il benessere degli italiani dall'Unita' a oggi', di Giovanni Vecchi, docente di economia politica all'Universita' di Roma Tor Vergata.

Si tratta di un'ampia e documentata ricerca realizzata grazie al sostegno di Abbott, azienda operante nel settore della salute. All'incontro hanno partecipato, oltre all'autore, il magnifico rettore dell'Universita' del Salento, Domenico Laforgia, il sindaco Paolo Perrone, l'amministratore delegato di Abbott in Italia, Fabrizio Greco, la senatrice Adriana Poli Bortone, il senatore ed economista Nicola Rossi.

"Abbiamo bisogno di pensare - ha aggiunto - che questo e' un paese di stragrande potenzialita'. Le aziende si sono ristrutturate. E' nella crisi che si reagisce, e' nella crisi che viene fuori la voglia di crescere, la determinazione e lo spirito di sacrificio. Quello stesso sacrificio - ha sottolineato Montezemolo - che lo Stato ha chiesto ai cittadini con tantissime tasse. E io sono il primo a dire che e' giusto che chi ha di piu' paghi di piu' ma e' altrettanto giusto che lo Stato, prima di chiedere ai cittadini e alle aziende i sacrifici, faccia lui i sacrifici, tagliando, vendendo, eliminando sprechi e privilegi". Per Montezemolo "abbiamo bisogno di diminuire le tasse su chi produce".

Poi la stoccata da parte dell'ex leader di Confindustria alla politica del Governo Monti. "La mancanza di crescita e' la vera emergenza nazionale del nostro paese, un paese che ha anche perso lo spirito che l'ha contraddistinto nell'immediato dopoguerra".

"I due pilastri della crescita sono l'industria, noi abbiamo dopo la Germania la piu' grossa forza industriale d'Europa, e la cultura intesa anche come business", ha spiegato. "Insieme a industria e cultura c'e' il grande mondo dei servizi", ha aggiunto. "Oggi la Ferrari non sarebbe dov'e' senza i servizi, senza il marketing, senza internet".

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