"Natuzzi, basta aspettare, subito piano rilancio"


BARI. Si è tenuto il 31 maggio 2012, a Bari, il Coordinamento sindacale della Feneal Uil del Gruppo Natuzzi finalizzato ad analizzare la situazione economico produttiva dell’azienda, leader in Italia nel settore del mobile imbottito, ma in seria difficoltà oramai da molti anni.
Il Segretario Nazionale Feneal Fabrizio Pascucci, introducendo i lavori della riunione, ha dichiarato che ‘anche nel primo quadrimestre 2012 l’azienda ha perso quote di mercato, registrando conseguentemente una restrizione del fatturato. Ma – aggiunge Pascucci – la colpa non può essere sempre e soltanto del mercato. Nel recente Salone del Mobile di Milano, infatti, le esportazioni di mobili hanno registrato un aumento del 5% ed anche la ‘media gamma’ del mobile imbottito ha segnato un dato positivo. La Natuzzi – ha proseguito il sindacalista – deve decidere da subito un piano industriale di rilancio dell’azienda che coinvolga i vari settori, dalla progettazione alla vendita. Basta aspettare! Soltanto con un nuovo ed innovativo Piano industriale flessibile potrà rispondere al mercato globale.’ ‘Noi faremo la nostra parte, siamo ad una svolta – ha  ribadito il Segretario Generale della Feneal Puglia Salvatore Bevilacqua. – Dopo tanti anni di cigs, la Natuzzi deve affrontare scelte importanti, iniziando da quella strategica se rimanere un’azienda produttiva italiana rinunciando alla delocalizzazione delle produzioni, accelerando sul versante  dell’innovazione, della qualità e dei servizi post vendita valorizzando il vero ‘Made in Italy’ oppure soccombere alle non regole del mercato globale.
Nel corso dell’incontro, analizzando la situazione aziendale, le Rsu in accordo con l’impostazione dei dirigenti sindacali hanno avanzato alcune ulteriori proposte quali:
-  l’impegno a confrontarsi con l’azienda sulla qualità del prodotto;
-  la disponibilità a suggerimenti e collaborazioni sulle diseconomie, tuttora presenti;    
- la possibilità di costituire un effettivo coordinamento tra tutte le RSU dell’azienda al fine di   agevolare le fasi confronto;
- la possibilità di concordare e contrattare un diverso orario di lavoro, finalizzato ad una più ampia    rotazione di tutti i lavoratori anche di quelli  attualmente a zero ore. Intanto il coordinamento Feneal Uil della Natuzzi, in tutte le sue articolazioni, è impegnato a proclamare e  sostenere iniziative di mobilitazione necessarie per rinnovare la richiesta di incontro inviata il 16 marzo scorso al Ministero dello Sviluppo Economico e tuttora senza risposta. I sindacati aspettano di essere convocati per discutere il tanto atteso Accordo di Programma che potrebbe dare con questo strumento una speranza a migliaia di lavoratori e la possibilità di avere un nuovo posto di lavoro. Da oltre  5 anni l’ Accordo di Programma, che ha già ricevuto  l’appoggio politico e il sostegno economico delle  Regioni Puglia e Basilicata, giace presso il MI.S.E, dove sembra essere di scarsa importanza. ‘Chiediamo immediate e concrete misure di politiche attive del lavoro - conclude Pascucci – per scongiurare un ‘terremoto sociale’, e che si faccia tutto il possibile affinché  l’accordo di programma  sia firmato e che possa partire prima del periodo feriale.’

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