BARLETTA. “200 nuove farmacie sono state istituite in tutta la Puglia, con una delibera di giunta regionale che ha recepito le indicazioni fornite dai comuni, in base a quanto previsto dai parametri della legge 27 del 24/3/2012, ossia una farmacia ogni 3.300 abitanti. I comuni hanno fornito entro un limite di tempo stabilito, alla Regione, le loro indicazioni, sotto forma di atto amministrativo, una delibera di giunta o di consiglio comunale e una determinazione dirigenziale. Questo non è avvenuto per Barletta". A riferirlo il Consigliere regionale del Gruppo Misto-Psi, Franco Pastore.
"Il comune, infatti, - aggiunge Pastore - ha sbagliato tempi, modi e pure indicazioni. Il sindaco non ha coinvolto gli organi comunali, bensì solo la Asl e il fiduciario dei farmacisti, indicando, in ritardo, l’indicazione sulla ubicazione di sei nuove farmacie, quelle che spettano a Barletta.
La Regione, dal canto suo, che avrebbe dovuto attenersi ai dati in suo possesso, città, popolazione, mappa e concentrazione delle farmacie esistenti, ha invece accettato, in ritardo le indicazioni fornitele dal comune in una forma sbagliata. Si tratta di sei farmacie che saranno dislocate senza equilibrio e criterio, visto che una sarà assegnata quartiere Sette Frati e le restanti cinque nella zona di espansione edilizia in via di realizzazione.
Ci sono, però, in città, zone popolose completamente sguarnite, dal centro alla periferia. E ci sono pure alcuni farmacisti sul piede di guerra pronti a impugnare la delibera regionale. Da parte mia, oltre ad avere predisposto una interrogazione in merito, rivolgo al sindaco di Barletta, Nicola Maffei, l’invito a rivedere la distribuzione e ubicazione delle sei farmacie che spettano alla città e a rimandare alla Regione una nuova proposta”, conclude Pastore.
"Il comune, infatti, - aggiunge Pastore - ha sbagliato tempi, modi e pure indicazioni. Il sindaco non ha coinvolto gli organi comunali, bensì solo la Asl e il fiduciario dei farmacisti, indicando, in ritardo, l’indicazione sulla ubicazione di sei nuove farmacie, quelle che spettano a Barletta.
La Regione, dal canto suo, che avrebbe dovuto attenersi ai dati in suo possesso, città, popolazione, mappa e concentrazione delle farmacie esistenti, ha invece accettato, in ritardo le indicazioni fornitele dal comune in una forma sbagliata. Si tratta di sei farmacie che saranno dislocate senza equilibrio e criterio, visto che una sarà assegnata quartiere Sette Frati e le restanti cinque nella zona di espansione edilizia in via di realizzazione.
Ci sono, però, in città, zone popolose completamente sguarnite, dal centro alla periferia. E ci sono pure alcuni farmacisti sul piede di guerra pronti a impugnare la delibera regionale. Da parte mia, oltre ad avere predisposto una interrogazione in merito, rivolgo al sindaco di Barletta, Nicola Maffei, l’invito a rivedere la distribuzione e ubicazione delle sei farmacie che spettano alla città e a rimandare alla Regione una nuova proposta”, conclude Pastore.