LECCE. Piu' di 220 chilogrammi di marijuana sono stati recuperati nel Canale d'Otranto dai finanzieri delle squadriglie navali di Otranto e di Gallipoli e del Gruppo aeronavale di Taranto.
Le Fiamme gialle hanno recuperato la droga ad un miglio della costa nel tratto di mare tra Santa Cesarea Terme e Leuca.
La marijuana era custodita in 78 involucri cellophanati che galleggiavano in mare. Le indagini continuano per risalire alla provenienza, presumibilmente albanesi, e ai trafficanti.
PANETTI TROVATI DA CARABINIERE IN PENSIONE - E' stato un carabiniere in pensione, uscito con la sua barca per pescare, ad avvistare ieri sera nelle acque antistanti Andrano e Castro, in provincia di Lecce, un grosso quantitativo di marijuana, sei 'panetti' per un totale di quasi 15 chilogrammi, che poi e' stato recuperato e sequestrato dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Tricase e della Stazione di Spongano. All'inizio erano sembrati solo sacchetti di plastica che galeggiavano trasportati dalla corrente. Avvicinatosi per recuperarli ed in seguito buttarli, si e' subito accorto che la plastica avvolgeva la marijuana.
L'ex militare, tramite il 112, ha segnalato la situazione alla Centrale Operativa della Compagnia di Tricase che ha inviato sul posto la pattuglia della Radiomobile. La maggior parte dei panetti di droga veniva trasportato dal moto ondoso piu' a nord di Andrano, dove sono stati inizialmente, verso Castro. E cosi' anche la pattuglia della Stazione di Spongano si e' recata vicino alla costa ad attendere l'arrivo della droga. In totale sono stati recuperati sei involucri di plastica contenenti ciascuno oltre due chili di marijuana.
LA SCOPERTA DEL PESCATORE - Nel tardo pomeriggio di ieri al largo di Porto Miggiano un pescatore aveva recuperato, a circa 1,5 miglia dalla costa, un altro involucro dello stesso tipo, del peso di circa 3,5 chilogrammi, subito consegnato ai carabinieri di Poggiardo. Non si esclude che la sostanza complessivamente recuperata sia parte di un piu' sostanzioso carico destinato alle coste adriatiche e non solo salentine. Le indagini proseguono per accertare la provenienza del carico e chi ne era il destinatario sulle coste leccesi.
Le Fiamme gialle hanno recuperato la droga ad un miglio della costa nel tratto di mare tra Santa Cesarea Terme e Leuca.
La marijuana era custodita in 78 involucri cellophanati che galleggiavano in mare. Le indagini continuano per risalire alla provenienza, presumibilmente albanesi, e ai trafficanti.
PANETTI TROVATI DA CARABINIERE IN PENSIONE - E' stato un carabiniere in pensione, uscito con la sua barca per pescare, ad avvistare ieri sera nelle acque antistanti Andrano e Castro, in provincia di Lecce, un grosso quantitativo di marijuana, sei 'panetti' per un totale di quasi 15 chilogrammi, che poi e' stato recuperato e sequestrato dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Tricase e della Stazione di Spongano. All'inizio erano sembrati solo sacchetti di plastica che galeggiavano trasportati dalla corrente. Avvicinatosi per recuperarli ed in seguito buttarli, si e' subito accorto che la plastica avvolgeva la marijuana.
L'ex militare, tramite il 112, ha segnalato la situazione alla Centrale Operativa della Compagnia di Tricase che ha inviato sul posto la pattuglia della Radiomobile. La maggior parte dei panetti di droga veniva trasportato dal moto ondoso piu' a nord di Andrano, dove sono stati inizialmente, verso Castro. E cosi' anche la pattuglia della Stazione di Spongano si e' recata vicino alla costa ad attendere l'arrivo della droga. In totale sono stati recuperati sei involucri di plastica contenenti ciascuno oltre due chili di marijuana.
LA SCOPERTA DEL PESCATORE - Nel tardo pomeriggio di ieri al largo di Porto Miggiano un pescatore aveva recuperato, a circa 1,5 miglia dalla costa, un altro involucro dello stesso tipo, del peso di circa 3,5 chilogrammi, subito consegnato ai carabinieri di Poggiardo. Non si esclude che la sostanza complessivamente recuperata sia parte di un piu' sostanzioso carico destinato alle coste adriatiche e non solo salentine. Le indagini proseguono per accertare la provenienza del carico e chi ne era il destinatario sulle coste leccesi.