ROMA. "E' sempre più difficile trovare il bandolo della matassa di una politica vissuta come pura alchimia. Non abbiamo mai posto obiezioni alla prospettiva di un allargamento della coalizione di centrosinistra o di un punto di compromesso con i cosiddetti moderati. Ma la prima cosa che è indispensabile fare è ricostruire il centrosinistra, altrimenti l'idea è che la sinistra si arrende al centro". Così il leader di Sel, Nichi Vendola, in un'intervista all'Unità .
"Finora - continua Vendola - è prevalente la dimensione dell'alleanzismo di palazzo. Il campo dei progressisti è nebuloso, mentre quello dei moderati è ben visibile. Serve un discorso di chiarezza. Il centrosinistra esiste se nella sua agenda di governo si prospetta un avanzamento sul piano sociale e dei diritti civili. Mi pare invece che non sia neanche cominciata su questo l'interlocuzione. Con Buttiglione che, per esempio, preannuncia il fronte dei nemici delle unioni civili quale sarà il compromesso possibile? Se le primarie sono il congresso del Pd tra Bersani e Renzi, sono curioso di attenderne l'esito. Se l'opzione è tra un Pd socialdemocratico e un Pd liberista, sono interessato a un'alleanza con la prima ipotesi e mi sento alternativo alla seconda".
"Finora - continua Vendola - è prevalente la dimensione dell'alleanzismo di palazzo. Il campo dei progressisti è nebuloso, mentre quello dei moderati è ben visibile. Serve un discorso di chiarezza. Il centrosinistra esiste se nella sua agenda di governo si prospetta un avanzamento sul piano sociale e dei diritti civili. Mi pare invece che non sia neanche cominciata su questo l'interlocuzione. Con Buttiglione che, per esempio, preannuncia il fronte dei nemici delle unioni civili quale sarà il compromesso possibile? Se le primarie sono il congresso del Pd tra Bersani e Renzi, sono curioso di attenderne l'esito. Se l'opzione è tra un Pd socialdemocratico e un Pd liberista, sono interessato a un'alleanza con la prima ipotesi e mi sento alternativo alla seconda".
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