“Porto di Taranto: chi ha lavorato e chi ha boicottato”

TARANTO. “La soddisfazione per il passo avanti compiuto con la sottoscrizione dell’intesa inter-istituzionale per l’utilizzo dei 190 milioni di euro destinati al rilancio strategico del porto di Taranto non può non accompagnarsi al ricordo di quanto si è fatto per arrivare a questo risultato, in particolare ad opera dei Governi di Berlusconi all’uopo pressati soprattutto dall’indimenticabile Pietro Franzoso, che hanno reperito e stanziato le risorse.
Non è invece forse il momento, visto il lieto fine che si profila, per ricordare chi ha invece boicottato tutta l’operazione, come un ex-Ministro dell’Ambiente che ebbe perfino l’impudenza di paracadutarsi da noi alle elezioni politiche successive, alla guida della lista - udite, udite - del nostro Governatore in carica.

Ci pensarono saggiamente gli elettori pugliesi, tarantini in testa, a fare giustizia.
Senza quegli stop, figli della filosofia oscurantista del ‘no’ a tutto ed al contrario di tutto, oggi non saremmo ancora alla fase delle carte, ma quantomeno a quella delle ruspe e delle gru, e non avremmo messo a rischio con i ritardi accumulati la sopravvivenza stessa di questa straordinaria risorsa che è il nostro glorioso, strategico Porto”.
A riferirlo il Consigliere regionale PdL, Pietro Lospinuso.

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