BARI. Non ci saranno mai più decessi improvvisi negli impianti sportivi grazie all'iniziativa di prevenzione portata a termine con successo dal presidente della commissione sanità, Dino Marino. Il governo regionale ha, infatti, annunciato che saranno stanziati cinquecentomila euro per l'acquisto di un defibrillatore a favore di tutte le società dilettantistiche di calcio. La proposta del presidente Marino è stata accolta con favore dall'assessore alla sanità Ettore Attolini, che si è detto disponibile ad inserire la somma nel DIEF (documento economico finanziario) del 2012.
“È un primo passo importante – spiega il presidente Marino - sono sicuro che troveremo altre risorse per allargare la proposta a tutti gli impianti sportivi e anche a quelli scolastici. In Consiglio Regionale abbiamo scritto la prima pagina sulla sicurezza della salute nello sport ma continueremo ad impegnarci per trovare una soluzione al problema”.
Come si ricorderà dopo la morte improvvisa di Piermario Morosini, il calciatore morto in campo a Pescara durante il match di serie B del suo Livorno, il presidente Marino ha chiesto alle istituzioni sanitarie e alla federazione Calcio di intervenire e dopo mesi di confronto si è giunti ad un primo, ma importante risultato.
“Il defibrillatore in ogni campo di calcio – continua Marino – è un passo importante ma non basta. Sono in contratto con Vito Tisci, presidente regionale della Federazione Italiana Gioco Calcio di Puglia e con il direttore della Asl Foggia, Attilio Manfrini per organizzare la formazione per gli addetti di tutte le società sportive per fronteggiare situazioni di emergenza in campo con un primo soccorso e formare personale capace di utilizzare il defibrillatore. La Federazione Calcio, ma questo deve valere per tutte le federazione sportive, nella richiesta di requisiti organizzativi o nell’omologazione degli impianti sportivi, deve prevedere la presenza e la capacità di uso da parte delle società del defibrillatore”.
Più rigidi, secondo Marino, dovrebbero anche essere i controlli fatti a monte prima dell’inizio dei campionati per avere l’idoneità sportiva.
“Occorre, infine – conclude Marino -, rendere più rigido il certificato di idoneità sportiva in Puglia in modo da comprendere anche il Forame Ovale Pervio anche attraverso una nuova normativa sulla medicina dello sport”. Nei prossimi giorni l'iniziativa sarà presentata pubblicamente dal presidente della commissione sanità Dino Marino in una conferenza stampa alla presenza del presidente regionale della Federazione Italiana Gioco Calcio di Puglia, Vito Tisci./c
“È un primo passo importante – spiega il presidente Marino - sono sicuro che troveremo altre risorse per allargare la proposta a tutti gli impianti sportivi e anche a quelli scolastici. In Consiglio Regionale abbiamo scritto la prima pagina sulla sicurezza della salute nello sport ma continueremo ad impegnarci per trovare una soluzione al problema”.
Come si ricorderà dopo la morte improvvisa di Piermario Morosini, il calciatore morto in campo a Pescara durante il match di serie B del suo Livorno, il presidente Marino ha chiesto alle istituzioni sanitarie e alla federazione Calcio di intervenire e dopo mesi di confronto si è giunti ad un primo, ma importante risultato.
“Il defibrillatore in ogni campo di calcio – continua Marino – è un passo importante ma non basta. Sono in contratto con Vito Tisci, presidente regionale della Federazione Italiana Gioco Calcio di Puglia e con il direttore della Asl Foggia, Attilio Manfrini per organizzare la formazione per gli addetti di tutte le società sportive per fronteggiare situazioni di emergenza in campo con un primo soccorso e formare personale capace di utilizzare il defibrillatore. La Federazione Calcio, ma questo deve valere per tutte le federazione sportive, nella richiesta di requisiti organizzativi o nell’omologazione degli impianti sportivi, deve prevedere la presenza e la capacità di uso da parte delle società del defibrillatore”.
Più rigidi, secondo Marino, dovrebbero anche essere i controlli fatti a monte prima dell’inizio dei campionati per avere l’idoneità sportiva.
“Occorre, infine – conclude Marino -, rendere più rigido il certificato di idoneità sportiva in Puglia in modo da comprendere anche il Forame Ovale Pervio anche attraverso una nuova normativa sulla medicina dello sport”. Nei prossimi giorni l'iniziativa sarà presentata pubblicamente dal presidente della commissione sanità Dino Marino in una conferenza stampa alla presenza del presidente regionale della Federazione Italiana Gioco Calcio di Puglia, Vito Tisci./c
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