BARI. “Il mistero buffo delle tasse e del bilancio sul palcoscenico di Puglia. Recita il Nichi Vendola & company: annunciano sorprese e nel contempo ricompattano a fatica una maggioranza sempre più allo sbando attorno alla giunta. Come avranno fatto? Cosa avranno in mente? Se lo chiedono i pugliesi in trepida attesa". Così il Consigliere regionale e vicecapogruppo PdL, Massimo Cassano.
"Cittadini ‘grati’ al Presidente - prosegue Cassano - che in otto anni è riuscito nell'impresa quasi impossibile di mettere in ginocchio la ‘Lombardia del Sud’ con il colpo di scena finale della distruzione del sistema sanitario regionale.
Nel secondo atto: il Presidente promette, l’assessore dice che ci sono tutte le condizioni tecniche per la riduzione delle imposte, ma la Giunta assume la decisione politica di confermare tutte le tasse regionali in vigore. Col placet dell’intera maggioranza dopo la sorpresa – fuori copione – della minacciata frantumazione politica. Così la giullarata popolare entusiasma sempre meno una platea che ora appare distratta e lontana.
Qualcuno anzi – ma pare che la colpa sia del caldo torrido – comincia a fischiare, qualcun'altro prepara i pomodori, gli attori resistono.
Si passa al terzo atto e si entra nel vivo del mistero: ci sono tutte le condizioni per diminuire subito in maniera robusta le tasse regionali e per eliminarle l’anno prossimo. Ma, colpo di scena, sul palco salgono due nuovi personaggi, quei furboni di Sprechi e Cattiva politica.
La compagnia si stringe attorno ai due eroi, fa quadrato. Il pubblico si alza e va via, non prima di aver chiesto indietro 320milioni di euro, ovvero il costo del biglietto”, conclude Cassano.
"Cittadini ‘grati’ al Presidente - prosegue Cassano - che in otto anni è riuscito nell'impresa quasi impossibile di mettere in ginocchio la ‘Lombardia del Sud’ con il colpo di scena finale della distruzione del sistema sanitario regionale.
Nel secondo atto: il Presidente promette, l’assessore dice che ci sono tutte le condizioni tecniche per la riduzione delle imposte, ma la Giunta assume la decisione politica di confermare tutte le tasse regionali in vigore. Col placet dell’intera maggioranza dopo la sorpresa – fuori copione – della minacciata frantumazione politica. Così la giullarata popolare entusiasma sempre meno una platea che ora appare distratta e lontana.
Qualcuno anzi – ma pare che la colpa sia del caldo torrido – comincia a fischiare, qualcun'altro prepara i pomodori, gli attori resistono.
Si passa al terzo atto e si entra nel vivo del mistero: ci sono tutte le condizioni per diminuire subito in maniera robusta le tasse regionali e per eliminarle l’anno prossimo. Ma, colpo di scena, sul palco salgono due nuovi personaggi, quei furboni di Sprechi e Cattiva politica.
La compagnia si stringe attorno ai due eroi, fa quadrato. Il pubblico si alza e va via, non prima di aver chiesto indietro 320milioni di euro, ovvero il costo del biglietto”, conclude Cassano.
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