LECCE. Attivare subito il radar della Gdf, che da tempo, essendo gia' pronto, doveva essere attivato nel territorio di Gagliano del Capo e intensificare la collaborazione con Turchia e Grecia. Sono alcuni degli interventi ritenuti prioritari dal senatore Pdl Alfredo Mantovano, dopo il naufragio del barcone di immigrati a Torre Vado, nel Salento, in merito al quale il Coordinatore politico dei Circoli 'Nuova Italia', esprime "gratitudine verso chi ha prestato soccorso e accoglienza ai naufraghi" e "l'apprezzamento per il tempestivo arresto dello scafista da parte della Procura di Lecce". E annuncia di aver presentato, sulla vicenda del radar, un'interrogazione al ministro dell'Interno.
L'ennesimo naufragio pero' "deve far chiedere come evitare il ripetersi di queste tragedie: anche nella prospettiva che - aggiunge Mantovano - le turbolenze in Afghanistan e la guerra civile in Siria faranno crescere i profughi. I fronti di intervento sono piu' d'uno: quando due anni fa ci si trovo' di fronte al primo incremento (dopo qualche anno) degli sbarchi sulle coste salentine, si intensifico' la collaborazione con le autorita' della Turchia e della Grecia, dai cui porti e per le cui acque transitano coloro che fuggono; e cio' ha fatto diminuire le disgrazie in mare. Ma si puo' fare di piu' anche in prossimita' dell'arrivo".
Quanto al radar Gdf, il senatore ricorda che e' uno strumento "di elevata tecnologia, con telecamere a raggi infrarossi in grado di visionare natanti fino a 4-5 miglia marine di distanza (il naufragio e' avvenuto a 5 miglia da Torre Vado). L'operativita' del radar - spiega - e' bloccata, anche dall'intervento del giudice amministrativo, dalla resistenza di alcune associazioni ambientaliste e dalla contemporanea presenza di radar - meno efficaci - di altri corpi militari".
L'ennesimo naufragio pero' "deve far chiedere come evitare il ripetersi di queste tragedie: anche nella prospettiva che - aggiunge Mantovano - le turbolenze in Afghanistan e la guerra civile in Siria faranno crescere i profughi. I fronti di intervento sono piu' d'uno: quando due anni fa ci si trovo' di fronte al primo incremento (dopo qualche anno) degli sbarchi sulle coste salentine, si intensifico' la collaborazione con le autorita' della Turchia e della Grecia, dai cui porti e per le cui acque transitano coloro che fuggono; e cio' ha fatto diminuire le disgrazie in mare. Ma si puo' fare di piu' anche in prossimita' dell'arrivo".
Quanto al radar Gdf, il senatore ricorda che e' uno strumento "di elevata tecnologia, con telecamere a raggi infrarossi in grado di visionare natanti fino a 4-5 miglia marine di distanza (il naufragio e' avvenuto a 5 miglia da Torre Vado). L'operativita' del radar - spiega - e' bloccata, anche dall'intervento del giudice amministrativo, dalla resistenza di alcune associazioni ambientaliste e dalla contemporanea presenza di radar - meno efficaci - di altri corpi militari".
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