BARI. “In una regione che conferma gli oltre trecento milioni di tasse aggiuntive sui pugliesi, che dichiara di chiudere il 2012 con un deficit nella sanità di circa 150 milioni di euro (formali e non reali, essendone molti di più) mantenendo il ticket sulle ricette e prestazioni, un consiglio regionale trasversale a trazione PD, delibera di sperperare 350 mila euro per trasferire la sede legale con gli Uffici Amministrativi della ASL da Andria a Barletta. Nel momento in cui il mondo crolla, sotto i pugni della crisi economico-finanziaria e del debito, gli omuncoli si occupano dei piccoli affari di bottega!". Così il Consigliere Regionale PDL Nino Marmo, Vice-Presidente del Consiglio Regionale.
"Mai il Consiglio Regionale - ha proseguito Marmo - aveva soddisfatto gli istinti bassi di un campanilismo “trinariciuto” che segna la sconfitta -non di una persona- ma di una classe dirigente, che avrebbe dovuto lavorare unita per i veri interessi di una intera comunità. Accade tutto ciò mentre si tagliano dappertutto Ospedali e Servizi Sanitari e con una pugnalata inferta alle attività sportive minori, alle quali tali risorse sono state sottratte grazie ai Consiglieri proponenti.
L'emendamento che finanzia solo parzialmente l'eventuale spostamento della sede legale è passato con un solo voto di scarto con la modalità del voto segreto, per di più illegittimamente, essendo stato impedito al Presidente della Commissione Sanità di votare. Il Presidente Marino era infatti presente in aula, accanto al Presidente Vendola, al quale stava spiegando uno scippo perpetrato, con un altro emendamento, qualche minuto prima a danno delle Asl di Foggia, Bat, Brindisi e Taranto ed a vantaggio di quelle di Bari e Lecce, in relazione alla possibilità di assunzioni.
Il Consiglio trasversale e trazione PD con tale atto, grazie anche alla ottusa partecipazione di qualcuno della opposizione, assesta un autentico sputo in faccia nei confronti del diritto alla Salute dei cittadini di tutta la Puglia, ai quali si stanno proprio in questi giorni sottraendo all’ingrosso interi Ospedali, Reparti e Servizi, e poi consente alla maggioranza che sta sinistrando la Puglia di reggersi a malapena sui 36 voti, minimo necessario per approvare il Bilancio.
Si avvia un’operazione tutta in perdita, sia perché per la sede di Andria della ASL sono ormai concluse le operazioni del trasferimento definitivo dal Comune al patrimonio della stessa ASL, senza alcun costo, sia perché comporterebbe costi certamente superiori a 350.000 euro. L'Assessore Attolini, infatti, motivando il parere contrario, spiegava che i costi reali avrebbero superato i due milioni e mezzo e gravi sarebbero stati i disagi ai già ansimanti Servizi dell’Ente, sia -per effetto di lunghe e complesse operazioni di trasferimento- all’intera utenza della Bat ancora una volta sacrificata sull’altare di un miope e strumentale campanilismo a meri fini auto-propagandistici personali...
E' il bottino insano di un aperto ricatto ai danni dello stesso Governo regionale che, consapevole del misfatto che si sarebbe compiuto, aveva espresso parere contrario.
Non tanto i cittadini di Andria, ma soprattutto quelli dell’intera BAT è giusto che giudichino serenamente un atto ingiusto e prepotente, che non ha nulla da spartire con il loro diritto alla Salute, e che sottrae ai Sindaci il diritto dovere di indicare la sede definitiva, non ancora compiuta a causa delle dimissioni dell'Assessore Fiore, delle recenti elezioni amministrative e per il rinvio di numerose sedute della conferenza dei Sindaci a causa della mancata partecipazione dell'Assessore Attolini.
Spetta ai Sindaci decidere, non a un Consiglio Regionale sotto ricatto!”, ha concluso il consigliere regionale.
"Mai il Consiglio Regionale - ha proseguito Marmo - aveva soddisfatto gli istinti bassi di un campanilismo “trinariciuto” che segna la sconfitta -non di una persona- ma di una classe dirigente, che avrebbe dovuto lavorare unita per i veri interessi di una intera comunità. Accade tutto ciò mentre si tagliano dappertutto Ospedali e Servizi Sanitari e con una pugnalata inferta alle attività sportive minori, alle quali tali risorse sono state sottratte grazie ai Consiglieri proponenti.
L'emendamento che finanzia solo parzialmente l'eventuale spostamento della sede legale è passato con un solo voto di scarto con la modalità del voto segreto, per di più illegittimamente, essendo stato impedito al Presidente della Commissione Sanità di votare. Il Presidente Marino era infatti presente in aula, accanto al Presidente Vendola, al quale stava spiegando uno scippo perpetrato, con un altro emendamento, qualche minuto prima a danno delle Asl di Foggia, Bat, Brindisi e Taranto ed a vantaggio di quelle di Bari e Lecce, in relazione alla possibilità di assunzioni.
Il Consiglio trasversale e trazione PD con tale atto, grazie anche alla ottusa partecipazione di qualcuno della opposizione, assesta un autentico sputo in faccia nei confronti del diritto alla Salute dei cittadini di tutta la Puglia, ai quali si stanno proprio in questi giorni sottraendo all’ingrosso interi Ospedali, Reparti e Servizi, e poi consente alla maggioranza che sta sinistrando la Puglia di reggersi a malapena sui 36 voti, minimo necessario per approvare il Bilancio.
Si avvia un’operazione tutta in perdita, sia perché per la sede di Andria della ASL sono ormai concluse le operazioni del trasferimento definitivo dal Comune al patrimonio della stessa ASL, senza alcun costo, sia perché comporterebbe costi certamente superiori a 350.000 euro. L'Assessore Attolini, infatti, motivando il parere contrario, spiegava che i costi reali avrebbero superato i due milioni e mezzo e gravi sarebbero stati i disagi ai già ansimanti Servizi dell’Ente, sia -per effetto di lunghe e complesse operazioni di trasferimento- all’intera utenza della Bat ancora una volta sacrificata sull’altare di un miope e strumentale campanilismo a meri fini auto-propagandistici personali...
E' il bottino insano di un aperto ricatto ai danni dello stesso Governo regionale che, consapevole del misfatto che si sarebbe compiuto, aveva espresso parere contrario.
Non tanto i cittadini di Andria, ma soprattutto quelli dell’intera BAT è giusto che giudichino serenamente un atto ingiusto e prepotente, che non ha nulla da spartire con il loro diritto alla Salute, e che sottrae ai Sindaci il diritto dovere di indicare la sede definitiva, non ancora compiuta a causa delle dimissioni dell'Assessore Fiore, delle recenti elezioni amministrative e per il rinvio di numerose sedute della conferenza dei Sindaci a causa della mancata partecipazione dell'Assessore Attolini.
Spetta ai Sindaci decidere, non a un Consiglio Regionale sotto ricatto!”, ha concluso il consigliere regionale.