Trasferito il preside della Morvillo

BRINDISI. Dopo la sospensione arriva il trasferimento per Angelo Rampino, preside dell'istituto professionale «Morvillo», la scuola di Melissa Bassi e finita nel mirino di Giovanni Vantaggiato, il killer di 68 anni arrestato con l’accusa di strage.

Rampino aveva fatto molto parlare di sé subito dopo l’attentato con interviste riportate dai media locali e nazionali che non erano affatto piaciute ai vertici dell’Ufficio scolastico regionale e agli stessi inquirenti. Un protagonismo eccessivo che il preside ha «pagato» con la sospensione dall’incarico e, a quanto pare, un probabile trasferimento.

Potrebbe tornare a dirigere l’istituto tecnico commerciale «Michele La Porta» di Galatina. Stando a quanto avrebbe fatto sapere, avrebbe chiesto proprio lui un incarico lontano dai clamori e dalle polemiche che lo hanno investito e travolto.

Di certo, sulle sue attività nell’istituto superiore «Morvillo» il ministero aveva voluto vederci chiaro. Per un paio di settimane gli ispettori romani hanno esaminato documenti, spese e bilanci, senza trascurare nulla. L’esito di quell’indagine - al momento - non è noto.

Nelle prossime ore, sembra però che l’interessato potrebbe avere conferma della nuova destinazione.

Rampino, ad un mese dall’attentato, ha ammesso: «Se tornassi indietro tante cose non le rifarei». Lo ha affermato anche durante le tre lunghe ore trascorse a rispondere alle domande dei pubblici ministeri Milto Stefano De Nozza e Guglielmo Castaldi, titolari dell’inchiesta sull’attentato che il 19 maggio scorso ha provocato la morte di Melissa Bassi e il ferimento di altre cinque ragazze. Il dirigente è comparso dinanzi ai magistrati inquirenti come persona informata sui fatti. Il preside doveva spiegare come mai aveva deciso, all’improvviso, di dedicare un intero pomeriggio alle interviste. Nel corso delle quali aveva rivelato l’esistenza di un secondo video che ritraeva il killer che aveva collocato la bomba e l’aveva azionata a distanza con un telecomando.