BARI. Con il titolo di “Norme di semplificazione e coordinamento amministrativo in materia paesaggistica” la V commissione ha approvato all’unanimità il disegno di legge che mira a snellire le procedure per il rilascio delle autorizzazioni da parte della Regione e degli enti delegati. Due gli articoli che compongono il provvedimento: il primo ridefinisce le competenze per il rilascio delle autorizzazioni per le opere di carattere intercomunale e interprovinciale e per quelle soggette a VIA, attribuendole alle Province (se delegate) o alla Regione stessa. Per gli interventi di lieve entità invece, tale funzione è delegata ai Comuni, che comunque devono rispettare la distinzione tra attività di tutela del paesaggio ed esercizio di funzioni in materia urbanistico-edilizia. Il secondo articolo interviene invece sulle “Norme generali di governo e uso del territorio” e definisce i casi in cui nella procedure di approvazione dei PUE (Piani urbanistici esecutivi) il Comune indice una Conferenza di serizi con i rappresentanti delle amministrazioni competenti per l’emanazione degli atti necessari.
Su proposta dell’assessore Angela Barbanente sono stati cassati dal testo originale del provvedimento gli articoli relativi al Comitato urbanistico regionale e al Comitato tecnico regionale attività estrattiva (già legislativamente aboliti) .
Sulla necessità di semplificare i procedimenti autorizzativi per non gravare ulteriormente sul settore edilizio, già fortemente provato dalla crisi economica, ha insistito il capogruppo Udc, Salvatore Negro, che ha sollecitato la Barbanente ad eliminare il “doppio binario” autorizzativo relativo ad interventi edilizi nell’ambito dei Piani Urbanistici Esecutivi (PUE). Accogliendo la richiesta , l’assessore si è riservata di verificare la possibilità di intervenire con una legge di modifica.
Un appello a sanare il conflitto di competenze tra Stato e Regioni, concorrenti in materia, è arrivato da parte del consigliere Pd Giovanni Epifani, secondo il quale “l’ultimo decreto ministeriale ha ampliato i poteri delle Sovrintendenze consentendo loro di riappropriarsi di poteri decisionali e di esprimere valutazioni di merito, spesso in conflitto con quelli delle Regioni”.
Sempre su iniziativa dell’Udc, è stato poi avviato in Commissione il dibattito sulla riforma della governance del comparto urbanistico. “L’obiettivo – ha spiegato il capogruppo Negro – è mettere la burocrazia al servizio dei cittadini. Per fare ciò è necessario ridefinire le competenze degli assessorati Urbanistica e Ambiente e potenziare le strutture con risorse umane e professionalità ”.
Una sfida, quella di realizzare il coordinamento e l’integrazione tra i vari settori, che l’assessore Barbanente ha accolto favorevolmente proponendo la costituzione di un gruppo di lavoro, composto da consiglieri e dai dirigenti dei vari settori, per affrontare le questioni nodali.
Su proposta dell’assessore Angela Barbanente sono stati cassati dal testo originale del provvedimento gli articoli relativi al Comitato urbanistico regionale e al Comitato tecnico regionale attività estrattiva (già legislativamente aboliti) .
Sulla necessità di semplificare i procedimenti autorizzativi per non gravare ulteriormente sul settore edilizio, già fortemente provato dalla crisi economica, ha insistito il capogruppo Udc, Salvatore Negro, che ha sollecitato la Barbanente ad eliminare il “doppio binario” autorizzativo relativo ad interventi edilizi nell’ambito dei Piani Urbanistici Esecutivi (PUE). Accogliendo la richiesta , l’assessore si è riservata di verificare la possibilità di intervenire con una legge di modifica.
Un appello a sanare il conflitto di competenze tra Stato e Regioni, concorrenti in materia, è arrivato da parte del consigliere Pd Giovanni Epifani, secondo il quale “l’ultimo decreto ministeriale ha ampliato i poteri delle Sovrintendenze consentendo loro di riappropriarsi di poteri decisionali e di esprimere valutazioni di merito, spesso in conflitto con quelli delle Regioni”.
Sempre su iniziativa dell’Udc, è stato poi avviato in Commissione il dibattito sulla riforma della governance del comparto urbanistico. “L’obiettivo – ha spiegato il capogruppo Negro – è mettere la burocrazia al servizio dei cittadini. Per fare ciò è necessario ridefinire le competenze degli assessorati Urbanistica e Ambiente e potenziare le strutture con risorse umane e professionalità ”.
Una sfida, quella di realizzare il coordinamento e l’integrazione tra i vari settori, che l’assessore Barbanente ha accolto favorevolmente proponendo la costituzione di un gruppo di lavoro, composto da consiglieri e dai dirigenti dei vari settori, per affrontare le questioni nodali.
Tags
Politica locale