Verso Euro 2012: giovani fenomeni crescono
di Andrea Stano. Gli europei di calcio, così come i più affascinanti mondiali, rappresentano da sempre una vetrina importante per i giovani più talentuosi del panorama calcistico internazionale. Ragazzi, magari ancora non troppo conosciuti, che possono dunque godere di quella necessaria visibilità e sfoggiare le proprie brillanti qualità sotto gli occhi di tifosi, spettatori e, naturalmente, operatori di mercato.
A volte capita che queste manifestazioni ringalluzziscano certi giocatori che, impegnati poi con la routine più complessa di un campionato nazionale, deludono puntualmente le aspettative. Chi non si ricorda ad esempio di El Hadji Diouf, pittoresco esterno senegalese che ai Mondiali in Corea del Sud e Giappone del 2002 fece terra bruciata attorno a sé. Il Liverpool si garantì le sue prestazioni ma il giovane africano non ne ripagò la fiducia proseguendo la carriera facendo la spola tra diverse squadre inglesi, una meno blasonata dell’altra (Sunderland, Bolton, Blackburn, Doncaster).
In questa parentesi dedicata i professionisti del futuro del pallone vi proponiamo alcuni interessanti prospetti che siamo sicuri infiammeranno i cuori dei tifosi, oltre che avvincenti aste di mercato, negli anni avvenire.
Cominciamo con un vero e proprio fenomeno della trequarti: Christian Eriksen, giocatore più giovane in campo nei Mondiali 2010. Classe 92’, di nazionalità danese, milita nell’Ajax. Sarà per lui una ghiotta occasione mettersi alla prova nel girone di ferro che coinvolge, oltre la formazione scandinava, anche Germania, Portogallo e Olanda.
Tanta classe, molta fantasia. Dotato di tecnica sopraffina e grande velocità, fa del dribbling e della visione di gioco le sue armi più pericolose. Funambolo imprevedibile è capace di liberare l’uomo con grande naturalezza. Nonostante un ottimo tiro dalla distanza e pregevoli capacità di inserimento, Eriksen non è sicuramente un goleador. La velocità d’esecuzione sotto porta non è infatti il suo pezzo forte ma è ancora molto giovane e ha spaventosi margini di miglioramento. Già insignito del premio di miglior calciatore del campionato olandese e miglior calciatore danese nel 2011, ha un valore di mercato che si aggira attorno ai 20 milioni di euro.
Dalla Danimarca ci spostiamo leggermente più a sud, precisamente tra i papaveri dei Paesi Bassi. Qui è sbocciato un campioncino di nome Kevin Strootman, classe 90’, già ribattezzato “il nuovo Van Bommel”, mostro sacro del calcio olandese. Un paragone pesante ma stimolante soprattutto perché i due ricoprono lo stesso ruolo in nazionale e si contenderanno la maglia da titolare nel PSV dopo l’addio di Van Bommel al Milan.
Alto 186 cm. per 78 chili, Strootman è la perfetta figurazione del regista moderno. Roccioso, come il fonema del suo stesso nome, sradica palloni dai piedi degli avversai con disinvoltura. Calciatore risoluto e intelligente dal punto di vista tattico, Strootman è in grado di far ripartire l’azione con millimetriche sventagliate grazie al suo meraviglioso piede mancino. Malgrado sia provvisto di un sinistro così potente e preciso non è un giocatore avvezzo al gol. Vero e proprio argine difensivo, Strootman conferisce fiducia e sicurezza al reparto di centrocampo.
Valutato non meno di 18 milioni sarebbe meglio, tuttavia, vederlo misurarsi in un campionato più impegnativo di quello olandese.
Ancora più giù troviamo il “Messi tedesco”, come lo ha generosamente incoronato Beckenbauer.
Parliamo di Mario Gotze, classe 92’, uno dei più forti centrocampisti dei prossimi dieci anni. Gioca sulla trequarti, è fornito di una tecnica eccellente, piede vellutato e dribbling devastante.
A volte macchinoso ma efficace, Gotze è un formidabile palleggiatore ed uno strepitoso assistman.
Alto 1,85 metri per 64 chili, gioca nelle file del Borussia Dortmund ed è proprio il calcio effervescente e spettacolare della squadra tedesca che ha consentito al ragazzo di Memmingen di mettere in luce le sue sorprendenti abilità.
Fulmineo, decisivo e tanto estro da vendere, questo è Mario Gotze il quale valore di mercato è altissimo, si parla infatti di cifre non inferiori ai 30 milioni di euro.
Concludiamo la nostra rassegna di giovani talenti con un classe 90’, il centrocampista del Rennes Yann M’Vila. E’ il talismano di Laurent Blanc, per lui imprescindibile nella nazionale transalpina (8 presenze e un gol nel girone di qualificazione). Un leggero stop potrebbe però compromettere l’esordio di questo giovane fenomeno (si è fermato per un guaio alla caviglia durante l’amichevole con la Serbia).
Potete stare tranquilli se a vigilare in mezzo al campo c’è questo massiccio signore di 1,82 metri, già paragonato a Vieira e Makelele, autentici frangiflutti davanti alla difesa di una Francia ormai sbiadita nel tempo. La scuola dei galletti ultimamente ha tuttavia ripreso a sfornare giovani di valore e questo ragazzo di origini congolesi ne è la perfetta dimostrazione. La sua stazza non gli consente agilità di manovra ma è proprio la sua possenza a renderlo insuperabile. Oltretutto ha un’ottima tecnica e spiccata visione di gioco, qualità che lo rendono il leader indiscusso del centrocampo francese. Merita sicuramente palcoscenici migliori e di fatto sembra essere molto vicino ad accasarsi a Londra, tra le file dell’Arsenal, per un prezzo non certo di favore, circa 20 milioni di euro.
A volte capita che queste manifestazioni ringalluzziscano certi giocatori che, impegnati poi con la routine più complessa di un campionato nazionale, deludono puntualmente le aspettative. Chi non si ricorda ad esempio di El Hadji Diouf, pittoresco esterno senegalese che ai Mondiali in Corea del Sud e Giappone del 2002 fece terra bruciata attorno a sé. Il Liverpool si garantì le sue prestazioni ma il giovane africano non ne ripagò la fiducia proseguendo la carriera facendo la spola tra diverse squadre inglesi, una meno blasonata dell’altra (Sunderland, Bolton, Blackburn, Doncaster).
In questa parentesi dedicata i professionisti del futuro del pallone vi proponiamo alcuni interessanti prospetti che siamo sicuri infiammeranno i cuori dei tifosi, oltre che avvincenti aste di mercato, negli anni avvenire.
Cominciamo con un vero e proprio fenomeno della trequarti: Christian Eriksen, giocatore più giovane in campo nei Mondiali 2010. Classe 92’, di nazionalità danese, milita nell’Ajax. Sarà per lui una ghiotta occasione mettersi alla prova nel girone di ferro che coinvolge, oltre la formazione scandinava, anche Germania, Portogallo e Olanda.
Tanta classe, molta fantasia. Dotato di tecnica sopraffina e grande velocità, fa del dribbling e della visione di gioco le sue armi più pericolose. Funambolo imprevedibile è capace di liberare l’uomo con grande naturalezza. Nonostante un ottimo tiro dalla distanza e pregevoli capacità di inserimento, Eriksen non è sicuramente un goleador. La velocità d’esecuzione sotto porta non è infatti il suo pezzo forte ma è ancora molto giovane e ha spaventosi margini di miglioramento. Già insignito del premio di miglior calciatore del campionato olandese e miglior calciatore danese nel 2011, ha un valore di mercato che si aggira attorno ai 20 milioni di euro.
Dalla Danimarca ci spostiamo leggermente più a sud, precisamente tra i papaveri dei Paesi Bassi. Qui è sbocciato un campioncino di nome Kevin Strootman, classe 90’, già ribattezzato “il nuovo Van Bommel”, mostro sacro del calcio olandese. Un paragone pesante ma stimolante soprattutto perché i due ricoprono lo stesso ruolo in nazionale e si contenderanno la maglia da titolare nel PSV dopo l’addio di Van Bommel al Milan.
Alto 186 cm. per 78 chili, Strootman è la perfetta figurazione del regista moderno. Roccioso, come il fonema del suo stesso nome, sradica palloni dai piedi degli avversai con disinvoltura. Calciatore risoluto e intelligente dal punto di vista tattico, Strootman è in grado di far ripartire l’azione con millimetriche sventagliate grazie al suo meraviglioso piede mancino. Malgrado sia provvisto di un sinistro così potente e preciso non è un giocatore avvezzo al gol. Vero e proprio argine difensivo, Strootman conferisce fiducia e sicurezza al reparto di centrocampo.
Valutato non meno di 18 milioni sarebbe meglio, tuttavia, vederlo misurarsi in un campionato più impegnativo di quello olandese.
Ancora più giù troviamo il “Messi tedesco”, come lo ha generosamente incoronato Beckenbauer.
Parliamo di Mario Gotze, classe 92’, uno dei più forti centrocampisti dei prossimi dieci anni. Gioca sulla trequarti, è fornito di una tecnica eccellente, piede vellutato e dribbling devastante.
A volte macchinoso ma efficace, Gotze è un formidabile palleggiatore ed uno strepitoso assistman.
Alto 1,85 metri per 64 chili, gioca nelle file del Borussia Dortmund ed è proprio il calcio effervescente e spettacolare della squadra tedesca che ha consentito al ragazzo di Memmingen di mettere in luce le sue sorprendenti abilità.
Fulmineo, decisivo e tanto estro da vendere, questo è Mario Gotze il quale valore di mercato è altissimo, si parla infatti di cifre non inferiori ai 30 milioni di euro.
Concludiamo la nostra rassegna di giovani talenti con un classe 90’, il centrocampista del Rennes Yann M’Vila. E’ il talismano di Laurent Blanc, per lui imprescindibile nella nazionale transalpina (8 presenze e un gol nel girone di qualificazione). Un leggero stop potrebbe però compromettere l’esordio di questo giovane fenomeno (si è fermato per un guaio alla caviglia durante l’amichevole con la Serbia).
Potete stare tranquilli se a vigilare in mezzo al campo c’è questo massiccio signore di 1,82 metri, già paragonato a Vieira e Makelele, autentici frangiflutti davanti alla difesa di una Francia ormai sbiadita nel tempo. La scuola dei galletti ultimamente ha tuttavia ripreso a sfornare giovani di valore e questo ragazzo di origini congolesi ne è la perfetta dimostrazione. La sua stazza non gli consente agilità di manovra ma è proprio la sua possenza a renderlo insuperabile. Oltretutto ha un’ottima tecnica e spiccata visione di gioco, qualità che lo rendono il leader indiscusso del centrocampo francese. Merita sicuramente palcoscenici migliori e di fatto sembra essere molto vicino ad accasarsi a Londra, tra le file dell’Arsenal, per un prezzo non certo di favore, circa 20 milioni di euro.