Anche a Bari il referendum contro la Casta

di Luigi Laguaragnella. È possibile firmare, presso gli uffici della ripartizione Servizi demografici - ufficio elettorale, in via Cairoli 2, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 13 e il martedì anche nel pomeriggio dalle ore 15 alle 17.30, muniti di documento di riconoscimento fino al 30 luglio.

Probabilmente la pubblicazione di questo articolo è tardiva verificando come la stampa nazionale, ma anche quella regionale ne stia parlando poco o per niente. Probabilmente è tardi soprattutto per la scadenza vicina: 30 luglio.
In tutta Italia, seppur in maniera invisibile, passando letteralmente inosservata (si potrebbe insinuare ingenuamente a qualche interesse politico e se è permesso dirlo, anche giornalistico) e magari sollecitata solo dai “mi piace” dei social network, da maggio è in corso una raccolta firme cittadina organizzata dall’ Unione Popolare, unico componente il Comitato Promotore Referendum (il quale non gode di alcun finanziamento pubblico) per abrogare l’art. 2 della legge 1261 del 1965 che recita così:

“Ai membri del Parlamento è corrisposta inoltre una diaria a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma. Gli Uffici di Presidenza delle due Camere ne determinano l'ammontare sulla base di 15 giorni di presenza per ogni mese ed in misura non superiore all'indennità di missione giornaliera prevista per i magistrati con funzioni di presidente di Sezione della Corte di cassazione ed equiparate; possono altresì stabilire le modalità per le ritenute da effettuarsi per ogni assenza dalle sedute dell'Assemblea e delle Commissioni.”

In altre parole la raccolta firme mira a tagliare gli stipendi della classe/casta politica, sulle indennità spettanti ai Parlamentari e ad abolire la diaria. Ossia dei rimborsi spesa, di cui certamente i nostri rappresentanti possono fare bene a meno nell’epoca dello spread! Occorrono 500000 firme
Inoltre è inutile elencare i numerosi intrighi di raggiri di denaro e prestanome che molti parlamentari eseguono rafforzati, forse dalla loro posizione privilegiata che però guarda sempre meno all’interessa comune.
La raccolta firme per il referendum “Contro la casta” organizzato dall’Unione Popolare effettivamente ha avuto come valvola di divulgazione il web, con buoni risultati, ma per un tema delicato in cui chi amministra il potere mette mani sulle tasche dei cittadini, la proposta è che anche i cittadini mettano mani al portafoglio dei politici. Ovviamente i grandi mass media non hanno discusso e informato, anzi continuano a parlare di riforma elettorale, di partiti, di alleanze, insomma soliti argomenti. Inoltre ci sono comuni che non hanno predisposto il banchetto per la raccolta firme, ma contattando Unione Popolare all’indirizzo mail responsabile.organizzazione@unionepopolare.eu, si possono organizzare raccolte firme in piazza, nelle strade.
Invece bisogna invitare e sensibilizzare i cittadini su questa possibilità di democrazia reale. A Bari è possibile recarsi presso gli uffici della ripartizione Servizi demografici - ufficio elettorale, in via Cairoli 2, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 13 e il martedì anche nel pomeriggio dalle ore 15 alle 17.30, muniti di documento di riconoscimento. C’è tempo ancora per pochi giorni, il 30 luglio è vicino!

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