LECCE. In una missiva il primo cittadino spiega i contorni della vicenda e invita il presidente Benfatto ad intervenire al Ministero della Giustizia “affinché rimborsi al Comune quanto finora anticipato per conto dello stesso”.
Di seguito la lettera inviata dal sindaco Paolo Perrone al dottor Mario Benfatto, in qualità di presidente delegato all’organizzazione logistica del Tribunale Civile di Lecce in merito alla questione relativa al non funzionamento di un ascensore negli uffici giudiziari di via Brenta.
Gentilissimo Presidente Benfatto,
apprendo con rammarico dell'avviso a sua firma affisso all'unico ascensore non funzionante del Palazzo di Giustizia, peraltro bloccato per ragioni amministrative e non economiche, da quanto mi è stato riferito.
Le rammento che questa Amministrazione per venire incontro alle diverse richieste ed esigenze degli uffici giudiziari, in più tempi ed anche recentemente, ha impegnato notevoli risorse finanziarie, anticipando somme per conto del Ministero della Giustizia e non ricevendo, a tutt'oggi, alcun tipo di rimborso per le spese relative al mantenimento dei locali adibiti ad uffici giudiziari per gli anni 2009-2010-2011.
Le sarei grato se, con la stessa sollecitudine, potesse divulgare questa mia agli utenti con le stesse modalità con cui ha provveduto a comunicare il disservizio.
Mi auguro altresì che anche lei possa, come me, intervenire presso il competente Ministero, affinché rimborsi al Comune quanto fino ad ora anticipato per conto dello stesso.
Cordiali saluti.
Di seguito la lettera inviata dal sindaco Paolo Perrone al dottor Mario Benfatto, in qualità di presidente delegato all’organizzazione logistica del Tribunale Civile di Lecce in merito alla questione relativa al non funzionamento di un ascensore negli uffici giudiziari di via Brenta.
Gentilissimo Presidente Benfatto,
apprendo con rammarico dell'avviso a sua firma affisso all'unico ascensore non funzionante del Palazzo di Giustizia, peraltro bloccato per ragioni amministrative e non economiche, da quanto mi è stato riferito.
Le rammento che questa Amministrazione per venire incontro alle diverse richieste ed esigenze degli uffici giudiziari, in più tempi ed anche recentemente, ha impegnato notevoli risorse finanziarie, anticipando somme per conto del Ministero della Giustizia e non ricevendo, a tutt'oggi, alcun tipo di rimborso per le spese relative al mantenimento dei locali adibiti ad uffici giudiziari per gli anni 2009-2010-2011.
Le sarei grato se, con la stessa sollecitudine, potesse divulgare questa mia agli utenti con le stesse modalità con cui ha provveduto a comunicare il disservizio.
Mi auguro altresì che anche lei possa, come me, intervenire presso il competente Ministero, affinché rimborsi al Comune quanto fino ad ora anticipato per conto dello stesso.
Cordiali saluti.