BARI
. Dopo quattro giorni all'interno del Summer Music Village allestito sul lungomare Imperatore Augusto (piazzale Cristoforo Colombo) l'ottava edizione di Bari In Jazz, si sposta all'interno del Teatro Petruzzelli e propone due appuntamenti "fuori programma" da non perdere con Chick Corea e il trio composto da Keith Jarrett, Gary Peacock e Jack DeJohnette.
Il festival, organizzato da Abusuan con la direzione artistica del sassofonista Roberto Ottaviano, con Regione Puglia, Provincia e Comune di Bari, in collaborazione con Puglia Sounds, Aeroporti di Puglia, Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli, Msc crociere, Camera di Commercio, Autorità portuale di Bari, Autoclub e Alliance Française ed il supporto di Birra Peroni, main sponsor, rientra nella rete Apulia Jazz Network sostenuta dal progetto Puglia Sounds - P.O. FESR Puglia 2007 - 2013 Asse IV - Investiamo Nel Vostro Futuro.
Domenica 8 luglio (ore 21.00 – ingresso da 20 a 50 euro con sconto del 30% dei possessori Carta Più e Carta MultiPiù - Feltrinelli) arriva sul palco del Teatro Petruzzelli il musicista statunitense Chick Corea, per proporre il suo concerto in piano solo, organizzato dall’Associazione Abusuan in collaborazione con Bass Culture. Visto il volume impressionante di dischi realizzati nel corso degli ultimi 40 anni, non è esagerato considerare Chick Corea (Chelsea, Massachusetts, 12 giugno 1941) uno dei compositori più prolifici della seconda metà del ventesimo secolo e anche nel ventunesimo tale prolificità non sembra affatto aver subito degli arresti. Dall’avanguardia al bebop, dalle canzoni per bambini allo straight ahead, dalla fusion più vigorosa a esaltanti incursioni nella musica classica, durante la sua illustre carriera Chick ha toccato un numero incredibile di generi musicali pur mantenendo uno standard di eccellenza davvero sorprendente. Dal suo debutto discografico come solista avvenuto nel 1968 con l’album “Tones for Joan’s Bones”, accolto entusiasticamente dalla critica specializzata, Chick è stato all’avanguardia in campo jazzistico sia come pianista capace di esplorare nuovi territori coi suoi gruppi acustici che come tastierista elettrico in grado di ampliare e sviluppare le sonorità e il linguaggio della fusion con i suoi pionieristici gruppi Return To Forever e Elektric Band. La sua carriera è contrassegnata da riconoscimenti, premi e onorificenze. Ben Grammy 50 nomination e 16 Grammy vinti, gli ultimi due nel 2012. Nel 2006 è stato nominato NEA (National Endowment for the Arts Jazz Master) Jazz Master ottenendo la più alta onorificenza concessa negli U.S.A ai musicisti jazz. La Vasta discografia di Chick annovera numerosi album essenziali, a cominciare dal suo classico del 1968 “Now He Sings, Now He Sobs” (Blue Note) e continuando con diversi album acclamati dalla critica fino ai più recentementi, fra cui “The Enchantment” del 2007 in duo con il virtuoso del banjo Béla Fleck banjo, il brillante “The New Crystal Silence” realizzato nel 2008 in occasione del trentacinquesimo annoversario del sodalizio discografico col grande vibrafonista Gary Burton e, vincitore di ben due Grammy, il cd del 2012 “Forever” in trio con Stanley Clarke e Lenny White. Dice Chick di sé: “ho deciso quando ero giovane che avrei mantenuto il mio interesse per la musica sempre al massimo livello. Sono riuscito così a evitare di cadere nell’abitudine di fare sempre le stesse cose e tale scelta si è rivelata quella giusta. Non mi lascio distrarre da altro e mi diverto un sacco a creare. Mi sento onorato e fortunato di poter continuare a farlo e di essere in grado di guadagnarmi da vivere facendo ciò che prediligo”.
Prima del concerto di Corea (ore 18 - ingresso gratuito), nel Foyer del teatro, Gianni Cataldi presenterà il suo recente volume “Puglia in jazz. Viaggio nella geografia degli incontri” (Caratteri Mobili). Interverranno con l'autore, i giornalisti Fabrizio Versienti e Nicola Gaeta, e il musicista Roberto Ottaviano. Una carrellata di ritratti fotografici in b/n che ci invita a conoscere i protagonisti, gli ospiti nazionali ed internazionali, i luoghi incantevoli che hanno caratterizzato e vivacizzato la scena del jazz in Puglia. Arricchito dal contributo di musicisti e giornalisti, “Puglia in jazz” rappresenta la prima opera rivolta ad un pubblico appassionato di fotografi, ai cultori di musica e a tutti coloro che ri-scoprono una Puglia che non è solo la “Terra del rimorso” come la definì De Martino.
Venerdì 27 luglio (ore 21.00 – ingresso da 45 a 150 euro), infine, sarà sul palco del Teatro Petruzzelli uno straordinario trio composto da Keith Jarrett (piano), Gary Peacock (contrabbasso) e Jack DeJohnette (batteria), in un concerto organizzato dall’Associazione Abusuan in collaborazione con Bass Culture. Insieme da oltre trent’anni, con una ventina di dischi all’attivo, tutte le volte che i tre straordinari musicisti statunitensi salgono sul palco ripropongono grandi standard e musica originale frutto delle loro improvvisazioni. Keith Jarrett e Jack DeJohnette suonano insieme per la prima volta nel 1966/1968 come membri del Charles Loyd Quartet e nel 1970 con il grande Miles Davis. Nel 1977 i tre si incontrano per la prima volta in sala d’incisione quando Jarrett e DeJohnette vengono chiamati a suonare nel disco di Gary Peacock's “Tales of Another”. Suonano insieme in maniera stabile dal gennaio 1983 quando Jarrett invita gli altri due musicisti a registrare con lui a New York in una sessione di incisioni dedicate agli standard, un ricco corpo di popolari canzoni americane degli anni 30, 40 e 50. Dal 1983, quando hanno registrato a New York “Standards Vol 1”, e subito dopo “Vol 2” e “Changes”, prime incisioni per l’ECM di Manfred Eicher che avrebbe poi firmato tutti i dischi del trio e tutti quelli da solista di Keith Jarrett, i tre hanno sempre affiancato l’attività live (testimoniata da almeno quindici dischi come “Still Live – Monaco 1986”, “Standard Live – Parigi 1985”, “Standards in Norway - Oslo 1989”, “The Cure - New York 1990”, “Tokyo ’96”, “Whisper Not - Paris, 1999”, “My Foolish Heart: Live In Montreux - 2001, Switzerland”) a quella in studio, raggiungendo e maturando un linguaggio nuovo tanto nella reinterpretazione degli standard, quanto nella musica originale frutto delle loro improvvisazioni. Nell’ottobre 1991, esattamente due settimane dopo la morte di Miles Davis, il trio registra “Bye Bye Blackbird”, un personale tributo al maestro. Negli ultimi venticinque anni, il trio è stato nominato nei principali premi internazionali (incluse cinque nomination ai Grammy). Nell’ultimo disco “Yesterday” (del 2009), Jarrett, Peacock e DeJohnette rileggono classici intramontabili come Stella By Starlight, You’ve Change, Smoke Gets in Your Eyes, confermandosi ancora una volta come il più importante standard trio del mondo.